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False licenze ai bus, la Procura chiede il rinvio a giudizio

COSENZA «Tutti a processo». I pm della Procura di Cosenza, Giuseppe Cozzolino e Giuseppe Cava, hanno chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati del processo che cerca di fare luce su presunti…

Pubblicato il: 15/10/2014 – 12:29
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False licenze ai bus, la Procura chiede il rinvio a giudizio

COSENZA «Tutti a processo». I pm della Procura di Cosenza, Giuseppe Cozzolino e Giuseppe Cava, hanno chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati del processo che cerca di fare luce su presunti illeciti nel rilascio di licenze di noleggio autobus che ha coinvolto l’amministrazione di Panettieri, piccolo centro del Cosentino. La richiesta, ovviamente, non riguarda gli imputati che oggi hanno avanzato istanza di patteggiamento. Si tratta del sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta; Pasquale Bilotta, dipendente del Comune addetto al rilascio delle licenze autobus; il comandante dei vigili urbani di Panettieri, Pietro Paolo Torchia; il geometra del Comune, Mario Mancuso, e il responsabile di una cooperativa del settore autotrasporti, Alessandro Talarico. Tutti accusati di associazione a delinquere. Richiesta di patteggiamento avanzata anche per il titolare di una ditta, Alessi, accusato solo di falso. Altri due imputati, invece, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. 

Secondo l’accusa, gli amministratori e i funzionari del Comune di Panettieri si sarebbero associati allo scopo di commettere reati di falso in autorizzazioni amministrative, rilasciando licenze di noleggio autobus con conducente senza che ne sussistessero i requisiti previsti dalla legge. Le imprese interessate all’operazione sono dislocate su tutto il territorio nazionale. Il collegio difensivo – rappresentato tra gli altri dai legali Stefano Pellegrino, Franz Caruso e Francesco Tenuta – si è opposto alla richiesta di rinvio a giudizio e ha chiesto il non luogo a procedere per gli imputati. 

La Procura ha accolto le richieste di patteggiamento e di abbreviato. Su tali questioni la Corte deciderà nella prossima udienza fissata per il 31 ottobre.  

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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