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Ordigno esplosivo a titolare di un'impresa, arrestato reggino

REGGIO CALABRIA Al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e condotte dai carabinieri della Stazione locale, il gip Cinzia Barillà ha e…

Pubblicato il: 21/10/2014 – 14:55
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Ordigno esplosivo a titolare di un'impresa, arrestato reggino

REGGIO CALABRIA Al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e condotte dai carabinieri della Stazione locale, il gip Cinzia Barillà ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Fortunato Martino, classe ’75, carpentiere, ritenuto responsabile di aver collocato un ordigno esplosivo di tipo pirotecnico nell’intercapedine presente nei pressi dell’abitazione della titolare di un’impresa di montaggio infissi, provocando la foratura di una cisterna dell’acqua in plastica e distruggendo i motori dell’impianto dell’aria condizionata nonché l’infisso di un balcone posto al primo piano.
Nello specifico, l’attività investigativa ha permesso di accertare che l’obiettivo dell’atto intimidatorio era di costringere la titolare della ditta e il marito, suo stretto collaboratore, a non reiterare le richieste di pagamento del credito vantato nei suoi confronti, per un valore pari a 25mila euro, equivalente alla somma non riscossa per i lavori effettuati in suo favore nel 2010 e mai versata nonostante le ripetute sollecitazioni. Precedentemente a questo fatto, di marzo 2013, l’uomo aveva anche le vittime di farle saltare in aria con tutta la famiglia. 

I militari che sono riusciti a ricostruire nei dettagli la vicenda, individuando il responsabile anche grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona del reato, nonostante il travisamento del reo e l’utilizzo da parte dello stesso di un’autovettura non di sua proprietà. 
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Gallina, i quali, al termine delle formalità di rito, hanno sottoposto l’uomo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione e a disposizione dell’autorità giudiziaria reggina, davanti a cui dovrà rispondere dei reati di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi nonché di estorsione aggravata dall’utilizzo del predetto manufatto.

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