Cisl e Uil, in piazza i precari e i percettori degli ammortizzatori sociali
LAMEZIA TERME Impegni disattesi e poca attenzione verso il precariato. Per Cisl e Uil colpe da attribuire, senza mezze misure, alla scarsa incisività del governo, come fanno sapere tramite una nota c…

LAMEZIA TERME Impegni disattesi e poca attenzione verso il precariato. Per Cisl e Uil colpe da attribuire, senza mezze misure, alla scarsa incisività del governo, come fanno sapere tramite una nota congiunta dei segretari generali Paolo Tramonti (Cgil), Santo Biondo (Uil), Carlo Barletta (Felsa Cisl) e Gianvincenzo Benito Petrassi (Uiltemp). «Dopo le grandi e partecipate iniziative di lotta e mobilitazione organizzate dal sindacato a sostegno delle vertenze dei percettori di ammortizzatori in deroga, che rivendicano il saldo delle indennità 2013, e dei precari calabresi che chiedono certezze rispetto al percorso di contrattualizzazione – fanno infatti sapere gli interessati – il governo e la cabina di regia hanno assunto impegni precisi, a oggi completamente disattesi».
«Anche a seguito dell’impegno assunto dal governo con il Prefetto di Reggio – proseguono i sindacalisti – i lavoratori attendono risposte certe, e ritengono intollerabile l’immobilismo e la disattenzione più volte denunciati. Cisl e Uil Calabria, ritengono dunque che il governo debba procedere a dare immediata esecutività agli impegni assunti, relativi al pagamento di due mensilità per tutti i percettori di ammortizzatori in deroga per il 2013, e alla pubblicazione dei decreti attuativi per consentire la contrattualizzazione dei 5mila lavoratori precari calabresi, attraverso le risorse previste dal decreto legislativo 1900 della legge di Stabilità 2013».
«L’esasperazione e il disagio sociale in cui vivono precari e percettori, lavoratori espulsi dal processo di desertificazione produttiva che ha colpito la regione, non consente – affermano ancora Tramonti, Biondo, Barletta e Petrassi nella nota congiunta – ulteriori ritardi. Cisl e Uil e le federazioni di categoria, Felsa Cisl e Uiltemp, di fronte a una politica di annunci a cui non seguono fatti concreti, consapevoli del dramma che colpisce la carne viva di migliaia di calabresi che rivendicano diritti e certezze, annunciano sin d’ora nuove iniziative di lotta e mobilitazioni sul territorio, a partire da martedì 4 novembre, e qualora non dovessero arrivare risposte, siamo pronti ad accogliere in piazza, insieme ai lavoratori, il premier il prossimo 7 novembre».
«La drammaticità della situazione economica e sociale che vive la nostra regione, impone risposte certe e puntuali rispetto agli impegni assunti. Chiediamo subito lo sblocco delle risorse per gli ammortizzatori in deroga, a iniziare dai residui 2013. Subito – è l’altro monito che giunge dai due sindacati e dalle federazioni di categoria – la pubblicazione dei decreti attuativi per definire i criteri per la contrattualizzazione degli Lsu-Lpu calabresi. Riteniamo – continuano i quattro segretari generali – che questi provvedimenti siano indispensabili per attenuare le tensioni sociali, e per dare certezze minime a precari e percettori. Cisl e Uil Calabria chiameranno nuovamente in piazza percettori e precari calabresi per chiedere – concludono – il rispetto dei diritti dei lavoratori».