Discarica di Battaglina, la Regione annulla l'autorizzazione
SAN FLORO La discarica di Battaglina non si farà. Almeno per il momento. La Regione Calabria ha infatti annullato il giudizio di compatibilità ambientale (Via) sul progetto che prevedeva un centro di…

SAN FLORO La discarica di Battaglina non si farà. Almeno per il momento. La Regione Calabria ha infatti annullato il giudizio di compatibilità ambientale (Via) sul progetto che prevedeva un centro di smaltimento e recupero dei rifiuti denominato “Isola ecologica Battaglina” che doveva sorgere nell’omonima località del comune di San Floro. Il provvedimento è stato pubblicato in data 3 novembre sul Bollettino ufficiale regionale della Calabria. Una decisione che ha raccolto il plauso dei movimenti ambientalisti che si erano schierati da subito contro la realizzazione di quell’impianto e che avevano portato in piazza migliaia di manifestanti. A esprimere «piena soddisfazione» Legambiente Calabria che proprio l’8 gennaio scorso aveva inviato alla Regione una richiesta formale per annullare in via di autotutela l’autorizzazione alla realizzazione di una mega discarica. «La richiesta – si legge in una nota dell’associazione ambientalista – è frutto del lavoro dei circoli di Legambiente di Girifalco e di Catanzaro, era stata firmata dal vice-presidente Andrea Dominijanni e dal legale del Centro di azione giuridica Anna Parretta, ed era stata seguita da quella analoga del comitato “No Battaglina” (di cui Legambiente fa parte)». Secondo i dirigenti dell’associazione, «il testo relativo alle motivazioni che hanno portato all’annullamento dell’autorizzazione ambientale da parte della Regione Calabria sono state accolte e fatte proprie tutte le osservazioni sollevate dall’associazione ambientalista». Ora, dopo l’annullamento della Via, Legambiente chiede «di rimarginare la profonda ferita inflitta al territorio dallo sbancamento attraverso il recupero della bellezza paesaggistica e naturalistica della zona. Solo così si potrà chiudere nell’interesse dell’ambiente e dei cittadini, l’ennesima brutta pagina di storia calabrese».