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Reggio, la squadra di Gattuso

REGGIO CALABRIA Comincia ufficialmente anche a Reggio Calabria la campagna elettorale dell’Altra Calabria. La piccola ma combattiva lista della sinistra radicale guidata da Domenico Gattuso, che ha d…

Pubblicato il: 06/11/2014 – 18:23
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Reggio, la squadra di Gattuso

REGGIO CALABRIA Comincia ufficialmente anche a Reggio Calabria la campagna elettorale dell’Altra Calabria. La piccola ma combattiva lista della sinistra radicale guidata da Domenico Gattuso, che ha deciso di dire di no alle sirene del centrosinistra per combattere la propria battaglia in autonomia, in primo luogo – si sottolinea – «ideologica, programmatica e culturale». Un’esperienza nata sulle ceneri della lista Tsipras sepolta dalle scelte “governiste” di partiti come Sel e Comunisti Italiani, che alle comunali di Reggio come alle regionali hanno deciso di appoggiare il Pd, ma che di quell’esperienza – sostiene Gattuso – «salva la chiara volontà di cambiamento e di costruzione di una sinistra d’alternativa affermato nelle urne alle ultime consultazioni europee». «Noi non siamo semplicemente una lista di protesta – dice il professore candidato alla presenza della Regione Calabria – ma di proposta, una lista che rappresenta la vera sinistra in questa regione», ma soprattutto – ci tiene a sottolineare Gattuso – «siamo persone da sempre impegnate sul territorio e nella comunità, non siamo professionisti della politica». A testimoniarlo non c’è solo il professore, da tempo nome noto fra chi si batte per uno sviluppo diverso da quello declinato sulla sistematica distruzione del territorio, ma anche la storia dei candidati “reggini” alla Regione, Carmelo Giuseppe Nucera, Domenico Luppino, Rosa Inarta, Maria Carmela Monteleone, Giuseppe Mesiano, Fortunata Chindemi e il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Nicola Limoncino. Una candidatura simbolica e di peso, ci hanno tenuto a fare sapere dal Prc, a testimonianza dell’impegno dell’unico partito che – all’indomani dello sgretolarsi della lista Tsipras – ha voluto proseguire con un progetto radicalmente alternativo al centrosinistra. Un progetto – afferma Gattuso – che in Calabria si articolerà attorno a quattro fondamentali parole d’ordine, come trasporti, «perché – afferma il professore – la Calabria è stata spogliata delle infrastrutture necessarie tanto da diventare un’isola». Ambiente e cultura, «perché – spiega Gattuso – solo dalla valorizzazione di queste risorse arriverà un reale sviluppo», beni comuni e diritto al lavoro. Parole d’ordine che per Gattuso non possono escludere quella – fondamentale – della democrazia. «La nostra lista – afferma – è stata osteggiata fin dal momento della raccolta delle firme, ma noi abbiamo deciso comunque di portare avanti questa battaglia con coraggio e determinazione. Lo sbarramento dell’8% imposto dall’ultima legge regionale è peggio delle leggi Acerbo o Scelba». Una barriera anticostituzionale secondo Gattuso che annuncia il ricorso alle vie legali contro la legge, ma che non spaventa né ferma – aggiunge il professore – «il movimento che si è creato attorno a L’altra Calabria. Abbiamo deciso comunque di batterci fino all’ultimo perché la situazione in Calabria è grave e noi ci sentiamo in dovere di tentare di risolverla».

 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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