Omicidio Raso, 30 anni a Tropeano
REGGIO CALABRIA È con un serio inasprimento della pena per Vincenzo Tropeano, ma anche una sensibile riduzione della condanna per Antonio Raso, che si conclude il processo d’appello per l’omicidio di…

REGGIO CALABRIA È con un serio inasprimento della pena per Vincenzo Tropeano, ma anche una sensibile riduzione della condanna per Antonio Raso, che si conclude il processo d’appello per l’omicidio di Francesco Raso, bracciante agricolo e cognato del killer, ucciso nel marzo 2013 in contrada Venarella a Rizziconi. La Corte d’appello reggina ha infatti riconosciuto l’aggravante dei futili motivi a carico di Tropeano, in precedenza condannato a 20 anni di reclusione, infliggendogli una condanna a trent’anni. All’esito del processo di secondo grado, risulta invece alleggerita la posizione di Raso, condannato a due anni e otto mesi in luogo dei dieci rimediati in primo grado.
Stando a quanto emerso dalle indagini, alla base dell’omicidio ci sarebbe un terreno conteso fra i due cognati, che Tropeano aspirava a destinare al pascolo per il proprio gregge, ma era stato affidato a Raso, che lo aveva destinato alla coltivazione di verdura e frutta,
A dare impulso alle indagini, sono state le dichiarazioni del figlio della vittima, testimone oculare dell’accaduto, che aveva indicato Tropeano come autore dell’omicidio, ma determinanti si sono rivelate anche le immagini registrate dal sistema di videoripresa installato nella masseria teatro del gravissimo fatto di sangue.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it