Omicidio Congiusta, madre e sorelle restituiscono le tessere elettorali
SIDERNO Donatella Catalano e Roberta e Alessandra Congiusta, rispettivamente madre e sorelle di Gianluca Congiusta, ucciso in un agguato di ‘ndrangheta a Siderno il 24 maggio 2005, hanno deciso di re…

SIDERNO Donatella Catalano e Roberta e Alessandra Congiusta, rispettivamente madre e sorelle di Gianluca Congiusta, ucciso in un agguato di ‘ndrangheta a Siderno il 24 maggio 2005, hanno deciso di restituire le loro tessere elettorali al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dell’Interno, Angelino Alfano. Analoga iniziativa era stata intrapresa il 3 novembre scorso da Mario Congiusta, padre di Gianluca. «Condividiamo totalmente – affermano la madre e le sorelle di Congiusta – la protesta civile del nostro congiunto Mario Congiusta, essendo, al pari di lui, indignate dall’indifferenza del suo ministero – hanno scritto le interessate a Orlando – e delle altre istituzioni preposte a dare risposte e certezze ai cittadini specie in tema di sicurezza e repressione della criminalità organizzata. Sono mesi che il nostro congiunto segnala ai parlamentari di tutti i partiti nonché a lei, ministro della Giustizia oltre al presidente del Consiglio Renzi e al presidente della commissione Antimafia Rosi Bindi, nonché alla commissione Giustizia, un vulnus legislativo che riguarda l’inutilizzabilità delle lettere dei detenuti). Dopo tante segnalazioni, nessuna risposta, al nostro familiare, come se si trattasse di un alieno e non di un cittadino italiano».
«Anche noi, quindi – proseguono – ci priviamo del diritto di voto sancito dalla Carta Costituzionale. Le precisiamo che non stiamo chiedendo favori, ma da cittadini attivi pretendiamo e riteniamo di averne il diritto, che ognuno faccia il proprio dovere al fine di rendere credibile il nostro Stato. Ci chiediamo a cosa serve parlare di legalità e di lotta alla criminalità se a questo vociare non seguono atti concreti, norme, necessarie agli organi inquirenti ed a quelli giudicanti», concludono.