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Caso Marrelli, Salerno a Lo Moro: «Intervento a gamba tesa»

«Sorprende e non poco l’intervento della senatrice del Pd Doris Lo Moro – notoriamente impegnata in vicende di alto profilo costituzionale ed altrettanto notoriamente assente dalla Calabria e dista…

Pubblicato il: 03/12/2014 – 17:18
Caso Marrelli, Salerno a Lo Moro: «Intervento a gamba tesa»

«Sorprende e non poco l’intervento della senatrice del Pd Doris Lo Moro – notoriamente impegnata in vicende di alto profilo costituzionale ed altrettanto notoriamente assente dalla Calabria e distante dalle sue necessità – che chiede la revoca dell’autorizzazione rilasciata nei confronti di una struttura sanitaria realizzata con ingenti fondi privati e nel pieno rispetto delle leggi e dei percorsi burocratici». Lo afferma l’ex assessore regionale Nazzareno Salerno. «Come opportunamente evidenziato – aggiunge – dal Comitato sorto in difesa del Marrelli Hospital, l’iter autorizzatorio non ha avuto alcun canale privilegiato anzi esattamente l’opposto e con un procedimento che – e lo dico con il rammarico di chi invece vorrebbe una burocrazia sempre più efficiente – si è dilungato ben oltre i termini non perentori ma comunque previsti dalla legge. La struttura sanitaria della quale parliamo sorge in un contesto – quello crotonese – che ha estremo bisogno di strutture d’eccellenza, cosi come d’altro canto l’intera Regione, non si comprende dunque la foga con la quale improvvisamente la senatrice del Pd torna ad occuparsi di una materia della quale – e con risultati che ben conosciamo – si è già occupata nel corso della sua lunga esperienza politica ed amministrativa. Si tratta della stessa persona che – e lo dico con la diretta esperienza e verifiche sul campo da presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale nella fase iniziale della scorsa consiliatura – nella sua veste di assessore regionale ha governato il sistema sanitario, non ancora oggetto di commissariamento, mentre veniva procurato – in danno della Calabria e dei calabresi – un mostruoso debito sanitario superiore al miliardo di euro».
«Governava la sanità – prosegue Salerno – mentre i bilanci erano, come opportunamente definiti in ambito nazionale, onirici e non si conosceva non solo il fabbisogno economico ma nemmeno quello delle prestazioni sanitarie e dei servizi da garantire; cosa ben diversa dai giorni nostri insomma. Questo efficientissimo assessore alla sanità – passato alla storia nella sua città per aver, in costanza di ruolo, agevolato l’abolizione dell’Azienda sanitaria – improvvisamente torna a discutere di sanità in Calabria adombrando chissà quali foschi scenari. Sorprende ma comprendiamo bene, si tratta di un intervento politico a gamba tesa nei confronti di una iniziativa economica ed imprenditoriale privata e rispondente a chissà quali logiche di partito. Pensiamo che la senatrice Lo Moro, competente ed apprezzabile nella sua attività parlamentare, si sia lasciata prendere la mano».

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