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Decadenza in arrivo per i vertici di Fincalabra

CATANZARO Sono partite nella giornata di lunedì le lettere con cui viene avviato l’iter di decadenza di altri manager nominati nell’ultimo scorcio della scorsa legislatura dalla giunta regionale. Que…

Pubblicato il: 26/01/2015 – 21:03
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Decadenza in arrivo per i vertici di Fincalabra

CATANZARO Sono partite nella giornata di lunedì le lettere con cui viene avviato l’iter di decadenza di altri manager nominati nell’ultimo scorcio della scorsa legislatura dalla giunta regionale. Questa volta i destinatari delle missive inviate dal dg del dipartimento Controlli Luigi Bulotta, sono il presidente di Fincalabra Luca Mannarino (tra le altre cose dirigente di primo piano di Forza Italia) e il rappresentante della Regione nel cda di Sacal (la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme) Emanuele Ionà.

Secondo quanto previsto dalla legge calabrese 12 del 2005 (più comunemente conosciuta come legge sullo spoils system) è infatti prevista la decadenza automatica delle nomine dei rappresentanti della Regione in enti e organismi esterni effettuate, dalla giunta o dal consiglio regionale, nei nove mesi antecedenti alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Fattispecie nella quale ricadono, appunto, tanto Mannarino quanto Ionà.

I manager destinatari della missive potranno produrre documenti e memorie a loro sostegno e per contrastare l’iter avviato su impulso dei vertici di Palazzo Alemanni. Tuttavia la strada appare segnata e su questo il governatore Mario Oliverio non intende concedere sconti.

E intnto si stringono i tempi anche per la nomina dei direttori generali dei dipartimenti. Ieri sono state recapitate le prime lettere con le quali il capo di gabinetto del presidente della Regione, Gaetano Pignanelli, ha ricordato che il 6 febbraio, sessanta giorni dopo la verifica che ha “certificato” l’elezione di Mario Oliverio quale presidente della giunta regionale, i “dg”dovranno lasciare l’incarico. Una revoca “di diritto”, sulla scorta cioé della legge regionale numero 31 del 7 agosto 2002 recante “Misure organizzative di razionalizzazione e di contenimento della spesa per il personale”, che all’articolo 10, comma 2, lettera b recita: «I dirigenti generali sono revocati di diritto entro 60 giorni dall’insediamento dei nuovi organi regionali».

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