Prof accusato di abusi, assolto
COSENZA Il tribunale di Cosenza ha assolto Salvatore De Marco, il professore di musica di Belsito, accusato di aver abusato di due ex allieve. I fatti risalgono al periodo compreso tra settembre 2008…

COSENZA Il tribunale di Cosenza ha assolto Salvatore De Marco, il professore di musica di Belsito, accusato di aver abusato di due ex allieve. I fatti risalgono al periodo compreso tra settembre 2008 e maggio 2009. Secondo la pubblica accusa, il docente avrebbe palpeggiato due ragazzine – che all’epoca dei fatti avevano tredici anni – durante le lezioni individuali che teneva in una scuola di Grimaldi, che aveva sede nell’ex municipio. Solo una delle due ragazzine si è costituita parte civile. Ma entrambe nel corso dell’incidente probatorio hanno confermato gli abusi subiti. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Antonio Bruno Tridico, nella scorsa udienza aveva chiesto tre anni di carcere. Nel corso della sua requisitoria aveva ricostruito la vicenda, sottolineando come siano importanti in questo caso le consulenze finite agli atti del processo e le testimonianze dei genitori della ragazzina e del fratellino, che avrebbe preso parte alle lezioni. Una versione fortemente ribadita oggi dai legali della parte civile, rappresentata dall’avvocato Amelia Ferrari e dall’avvocato Marina Pasqua per il Centro antiviolenza “Roberta Lanzino”.
In particolare, l’avvocato Ferrari ha sottolineato il comportamento molesto del professore e gli abusi subiti dalla ragazzina, confermati dalle perizie e dai racconti della stessa allieva, ritenuta dalla pubblica accusa assolutamente attendibile. Dopo l’infuocata arringa dell’avvocato Ferrari è toccato alla difesa di De Marco. Gli avvocati Maurizio Nucci e Gabriele Volpe, hanno ribadito la professionalità e correttezza del professore di musica che mai avrebbe potuto avere comportamenti molesti con le sue allieve. I legali hanno più volte evidenziato l’infondatezza della versione della ragazzina, facendo emergere come il professore non sarebbe rimasto da solo con le allieve perché i ragazzini aspettavano l’inizio del turno precedente. Una ricostruzione che non ha mai convinto gli avvocati Ferrari e Pasqua. Per loro e per la pubblica accusa il professore invece avrebbe tenuto lezioni individuali.
Al termine della camera di consiglio, il collegio presieduto da Enrico Di Dedda (a latere Alfredo Cosenza e Manuela Gallo) hanno assolto De Marco perché il fatto non sussiste, ma con formula dubitativa, come previsto dal secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, ovvero sussiste la contraddittorietà della prova e nel dubbio si assolve. Tra trenta giorni dovrebbero essere rese note le motivazioni della sentenza. Ma la parte civile è intenzionata a ricorrere in appello.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it