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Bevacqua: attivarsi per evitare gli scioperi dei medici

REGGIO CALABRIA «La decisione assunta dai medici del presidio ospedaliero di Cosenza di proclamare una giornata di sciopero il prossimo 26 febbraio, non può lasciare insensibile chi ricopre cariche i…

Pubblicato il: 13/02/2015 – 20:51
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REGGIO CALABRIA «La decisione assunta dai medici del presidio ospedaliero di Cosenza di proclamare una giornata di sciopero il prossimo 26 febbraio, non può lasciare insensibile chi ricopre cariche istituzionali a ogni livello. Ciò vale ancora di più per chi, come me, svolge il ruolo di consigliere regionale e senza volermi esimere da alcuna responsabilità voglio esprimere il mio incondizionato sostegno ai medici dell’ospedale». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Mimmo Bevacqua.
«È inaccettabile – aggiunge – che, a distanza di tre mesi dall’elezione del presidente della Regione, non sia stato ancora nominato il commissario. Di fronte alle gravi emergenze, a più riprese denunciate, non possono avere centralità le argomentazioni giuridiche avanzate sulla procedura di nomina del commissario. Un vecchio detto dice: “mentre i medici discutono l’ammalato muore”. È inutile nasconderlo: il processo di riorganizzazione ospedaliera è rimasto incompiuto. Piccoli ospedali riconvertiti in strutture inutili, perché depotenziati con troppa facilità e il cui personale, tra l’altro, non e stato nemmeno riallocato presso le strutture che avrebbero dovuto subire un potenziamento. Per non parlare della precarietà dell’assistenza territoriale che va immediatamente rifondata e ripensata, per una prevenzione reale atta anche ad evitare inutili affollamenti dei presidi d’urgenza. Il presidio ospedaliero di Cosenza è quindi il risultato di una programmazione inesistente. Una struttura congestionata che, allo stato non ha risorse sufficienti per riuscire a soddisfare l’attuale domanda di salute. Una situazione che è da tempo in peggioramento».
«Il blocco del turn over ha impedito, di fatto – prosegue Bevacqua – di ricostituire le carenze d’organico che oggi esistono. Urgono interventi immediati. Esistono inoltre deficit infrastrutturali e tecnologici da colmare immediatamente, e tra le priorità assolute vi è la stabilizzazione del personale storicamente precario, attraverso il quale si rende possibile l’erogazione dei Lea. Urgono le nomine dei direttori generali; quelli capaci di contribuire al miglioramento e alla costruzione di sistemi aziendali funzionanti. Senza uomini e senza idee, quelle buone – conclude Bevacqua – non si andrà da nessuna parte. Sono certo comunque che il presidente Oliverio saprà fornire risposte tempestive e opportune affinché i problemi della sanità calabrese restino lontani ricordi. Per far ciò e per evitare lo sciopero del 26 occorre muoversi subito e bene».

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