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La nuova "rete" di Scura

CATANZARO Giovedì prossimo sarà decretata la nuova rete assistenziale regionale. È stato il commissario alla Sanità Massimo Scura a riferirlo oggi alla parlamentare del Movimento 5 Stelle Dalila…

Pubblicato il: 31/03/2015 – 14:06
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La nuova "rete" di Scura

CATANZARO Giovedì prossimo sarà decretata la nuova rete assistenziale regionale. È stato il commissario alla Sanità Massimo Scura a riferirlo oggi alla parlamentare del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci, durante un incontro per discutere le principali criticità del sistema calabrese. Durante il vertice, a cui ha preso parte anche il sub-commissario Andrea Urbani, sono stati affrontati i punti salienti del nuovo Piano assistenziale che dovrebbe ricalcare fedelmente le indicazioni incluse nel Patto per la salute approvato con l’ultima Legge di stabilità. Ma è stata soprattutto la questione Cardiochirurgia a tenere banco. Scura sembra intenzionato a ratificare la presenza di tre strutture in tutta la regione, due a Catanzaro e una (non ancora attivata) a Reggio. Una risoluzione che ha incontrato le proteste di Nesci, secondo cui tre centri cuore – di cui due nella stessa città – determineranno un ulteriore spreco di risorse. Scura ha inoltre comunicato la volontà di puntare molto sulle nuove tecnologie, il cui utilizzo sempre maggiore potrà consentire di sopperire alle carenze della rete sanitaria, soprattutto per quanto riguarda il collegamento tra ospedali hub con i centri periferici. Nel corso dell’incontro è stata anche affrontato il caso Gioffrè. Il neo commissario dell’Asp di Reggio, in base alla legge sull’incompatibilità, non potrebbe infatti ricoprire quel ruolo. Sarebbe stato Urbani a chiarire la posizione della struttura commissariale: l’atto di nomina riguarda la giunta Oliverio. In sintesi, Scura sembra intenzionato a non recepire formalmente l’atto firmato dall’esecutivo, lasciando in capo al governatore eventuali responsabilità per la scelta. Un modus operandi che pare piuttosto discrezionale, dal momento che lo scorso settembre l’ex commissario Pezzi aveva “impugnato” e di fatto cancellato le nomine fatte dalla giunta Stasi. Altra questione posta sul piatto da Nesci riguarda la convenzione tra Regione e il policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro. Scura e Urbani hanno assicurato il varo di un nuovo protocollo che, oltre al rimborso delle prestazioni realmente erogate, prevederà anche una integrazione standard ancora da quantificare. Brutte notizie per il nosocomio di Praia a Mare, che non dovrebbe essere riattivato. Saranno altresì mantenuti gli “ospedali di montagna” Serra San Bruno e San Giovanni in Fiore. Non ci sarà, invece, la riorganizzazione del Pronto soccorso del presidio di Rogliano, punto di riferimento per tutta la valle del Savuto. Scura e Urbani credono di poter far fronte alle criticità del territorio attraverso il potenziamento del sistema di elisoccorso regionale. 

 

NESCI

«Apprezzo – spiega Nesci – che la struttura per il piano di rientro sanitario della Calabria stia procedendo, per le nuove assunzioni nel pubblico, a ricognizione del personale, secondo quanto riferitomi». La parlamentare sintetizza l’incontro: «I temi trattati sono stati diversi, a partire dalla legalità nelle procedure, indispensabile per il Piano di rientro».

«A riguardo – prosegue la parlamentare – Scura e Urbani hanno detto di non dover recepire i nuovi incarichi dei commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere, demandando al governatore Oliverio il compito di rimediare all’inconferibilità a Santo Gioffrè, nominato al vertice dell’Asp reggina».

«Sui rapporti tra Università di Catanzaro e Regione Calabria – continua la parlamentare M5S – Urbani ha riferito che è in dirittura d’arrivo un nuovo protocollo d’intesa, che non prevedrà un finanziamento esclusivamente sulla base delle prestazioni eseguite, che invece noi Cinque stelle abbiamo proposto, chiedendo la compensazione delle somme per un risparmio di circa 40 milioni, il che avrebbe fatto concludere subito il rientro in corso». «Mi hanno poi anticipato – aggiunge la deputata M5s – che a giorni sarà decretata la nuova rete dell’assistenza. Redatta sulla base del nuovo Patto per la salute, manterrà gli ospedali di montagna e si fonderà su un percorso dell’emergenza-urgenza. L’aspetto singolare, a proposito, è che sono previste tre Cardiochirurgie, due a Catanzaro e una a Reggio Calabria, benché ciò sia stato sempre escluso da tre ministri della Salute».

«Credo – conclude Nesci, che in Parlamento intende chiedere una scadenza definitiva per il piano di rientro in Calabria – che il riordino della sanità calabrese necessiti di molto altro tempo e, soprattutto, di una maggiore partecipazione della politica, che, ripudiando logiche clientelari, deve avere un ruolo-dovere di controllo e costruzione, a tutela della salute dei cittadini»

 

p. bel.

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