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Sibari, falsi braccianti: truffa da 700mila euro

SIBARI E’ di circa 700mila euro, tra indennità agricole illegittimamente erogate e contributi Inps dovuti e non versati, l’ammontare della truffa ai danni dell’Inps scoperta dalle fiamme gialle di …

Pubblicato il: 29/04/2015 – 6:22
Sibari, falsi braccianti: truffa da 700mila euro

SIBARI E’ di circa 700mila euro, tra indennità agricole illegittimamente erogate e contributi Inps dovuti e non versati, l’ammontare della truffa ai danni dell’Inps scoperta dalle fiamme gialle di Cosenza e del Gruppo di Sibari. E’ stato scoperto che, attraverso la stipula e il successivo utilizzo di contratti di fitto e di comodato di terreni agricoli, un imprenditore aveva fraudolentemente documentato l’assunzione di 175 operai agricoli a tempo determinato per oltre 15.000 giornate lavorative. Il tutto con documenti falsi. La posizione dell’imprenditore e dei 175 braccianti agricoli, che risultano aver incassato le indennità agricole non dovute, è ora al vaglio della magistratura A tale scopo, è stato scoperto che si provvedeva illecitamente a: predisporre fraudolentemente tutti i documenti necessari per legittimare l’impiego della manodopera; inoltrare denunce aziendali, utili a ottenere il rilascio da parte dell’istituto previdenziale del relativo codice Cida e indispensabile per l’invio trimestrale dei modelli di dichiarazione di manodopera agricola e la conduzione dei terreni; dichiarare falsamente all’Inps di aver impiegato complessivamente 175 operai a tempo determinato, per complessive 15.475 giornate; giustificare l’effettivo esercizio dell’attività d’impresa, e quindi l’impiego dei
lavoratori dichiarati. Con tale condotta si è indotto in errore l’ente pubblico erogatore, circa la sussistenza dei requisiti di legge, ottenendo l’erogazione delle indennità nel modo così distinto: 156 per disoccupazione agricola; 89, per malattia; 14 per maternità; il tutto per un importo complessivo di circa  527mila euro. Inoltre, gli accertamenti condotti dalla guardia di finanza hanno consentito di
appurare che veniva omesso di versare nelle casse dello Stato i relativi contributi previdenziali Inps, quantificati in oltre 175mila euro. Al termine dell’attività, la posizione dei 175 braccianti agricoli, che risultano aver incassato le citate indennità agricole non dovute, è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria
competente.

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