Crotone, tra i 211 migranti sbarcati tre morti

CROTONE Ennesimo sbarco nel Crotonese questa mattina, dove alle prime luci dell’alba sono stati ben 211 i migranti (tra cui 24 minori e 21 donne) arrivati a bordo di un rimorchiatore del porto su cui erano stati trasferiti dalla petroliera panamense “Prince I”. Tra loro anche tre cadaveri, due donne e un uomo, che sono stati portati a terra da una vedetta della Guardia costiera e trasferite all’istituto di Medicina legale di Catanzaro. Mentre cinque persone sono state ricoverate nell’ospedale cittadino. Tre per ustioni riportate dai motori del gommone su cui si trovavano i migranti e due donne in stato interessante.

(L’arrivo dei migranti nel porto di Crotone)

Durante lo sbarco iniziato intorno alle 10 nel porto di Crotone non sono state registrate particolari difficoltà. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, guardia di finanza e capitaneria di porto insieme ai volontari del “Misericordia” di Isola Capo Rizzuto e della croce rossa di Crotone.

(Uno dei migranti feriti che era a bordo dell’imbarcazione)

Parte dei migranti, cento per la precisione, verranno da subito trasferiti al centro d’accoglienza di Bologna e gli altri saranno, invece, sistemati al centro di accogluenza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. I minori sono stati affidati alla croce rossa che per il momento li sistemerà all’interno di una palestra della città. 

Ricordiamo che i migranti sono stati soccorsi nella notte nel Canale di Sicilia dalla petroliera panamense che transitava sul posto e che li ha raccolti in mare dove si trovavano a bordo di due gommoni.

«Le operazioni si sono concluse in tranquillità e sicurezza – ha affermato Antonio Ranieri, capitano della capitaneria di porto di Crotone – oramai siamo in grado di risolvere le questioni che si presentano. La nave di soccorso su cui viaggiavano i migranti, di diversa nazionalità, lunga 171 metri e larga 35 e dopo le varie problematiche logistiche, che verranno risolte quanto prima, ripartirà in tarda mattinata per la Libia».

Maria Dora De Caria

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