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Porto di Gioia, Lo Moro chiede contezza sul commissariamento

REGGIO CALABRIA La senatrice del Pd Doris Lo Moro ha rivolto un’interpelllanza parlamentare al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti …

Pubblicato il: 07/05/2015 – 11:48
Porto di Gioia, Lo Moro chiede contezza sul commissariamento

REGGIO CALABRIA La senatrice del Pd Doris Lo Moro ha rivolto un’interpelllanza parlamentare al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio sul Porto di Gioia Tauro. Nel documento viene sottolineata l’importanza logistica dello scalo e, contemporaneamente, si chiede contezza sulla nomina degli ultimi giorni del commissario. «1l Porto di Gioia Tauro – afferma Lo Moro – esprime una funzione strategica nel sistema nazionale della logistica essendo ancora oggi il primo porto di transhipment in Italia. Dal 1997 al 2007 è stato ininterrottamente il primo porto del Mediterraneo e attualmente è il quarantaquattresimo porto nel World Ranking internazionale. Le sue potenzialità di sviluppo sono enormi, nonostante le recenti difficoltà che derivano dalla crisi economica mondiale e dalla più incisiva concorrenza internazionale degli altri porti nella “macroarea” mediterranea ed europea».
«Più volte, nei mesi scorsi, nel corso delle loro visite in Calabria – sottolinea ancora la senatrice del Pd – sia il presidente del Consiglio sia il ministro delle Infrastrutture hanno evidenziato il ruolo importante di questo porto per la ripresa economica nazionale, sottolineato il valore degli investimenti già in corso o da precisare in relazione al Piano nazionale della logistica e all’uso mirato dei fondi Ue, per la cui rapida e trasparente attuazione è fondamentale il rapporto con la Regione Calabria». «La discontinua relazione tra governo e Regione, però – chiosa ancora Lo Moro – ha lasciato spazio a forme di conflittualità tra i diversi enti come Ministero, Regione, Nucleo industriale, Capiteneria di porto, prima davanti al Tar e poi di fronte al Consiglio di Stato, danneggiando enormemente la produttività del porto. Il neoeletto presidente della Regione Mario Oliverio ha posto in evidenza nel programma presentato in Consiglio regionale non solo la funzione produttiva e simbolica della Calabria che non si rassegna alla mafia, ma anche la volontà di valorizzarne risorse territoriali, le energie civili, le competenze tecniche di cui la Calabria dispone. Le organizzazioni sindacali hanno più volte sollecitato la scelta di una figura di riconosciuta competenza ed esperienza istituzionale in grado di far pesare la rappresentanza del porto nel confronto sulle strategie nazionali della logistica, e da oltre un anno è pronta la designazione della terna di esperti, fra i quali nominare il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro».
Dopo l’ampia premessa, Lo Moro chiede dunque agli esponenti del governo «quali siano le motivazioni che hanno finora impedito la nomina del presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, secondo la procedura prevista dall’articolo 8 della legge n. 84 del 1994», e «se sia stata ricercata e messa in atto un’intesa con la Regione Calabria, tenuto conto che il recente dibattito al Senato in ottava Commissione sul disegno di legge recante “Riforma della legislazione in materia portuale prevede di rafforzare il ruolo delle Regioni nella procedura di nomina dei presidenti delle Autorità portuali».
Ancora, Lo Moro chiede nella sua interpellanza contezza delle «motivazioni che hanno portato, in luogo della nomina del presidente dell’Autorità portuale, alla scelta di un commissario per il Porto di Gioia Tauro, peraltro scelto al di fuori della terna di esperti, in una regione già afflitta da continui interventi commissariali in vari settori, quali la sanità, i rifiuti, l’emergenza maltempo», e «se corrisponda al vero che la nomina del commissario, annunciata dal ministero per una durata di 2 o 3 mesi si sia già trasformata, nel decreto ministeriale, in 6 mesi, peraltro rinnovabili».
La senatrice conclude domando se «esista l’intenzione – è quanto dice – di attivarsi per ripristinare da subito l’amministrazione ordinaria delle attività portuali, revocando la scelta del commissario e procedendo alla nomina del presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro nell’ambito della terna di esperti già designati, in applicazione del disposto di cui all’articolo 8 della legge n. 84 del 1994».

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