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Infermieri, si attinga dalle graduatorie esistenti

Crescono i malati ma da anni c’è il blocco del turnover. Negli ospedali il lavoro aumenta, l’età media si alza e non c’è ricambio. La presenza di pochi infermieri per turno negli ospedali non fa altr…

Pubblicato il: 10/06/2015 – 16:23
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Crescono i malati ma da anni c’è il blocco del turnover. Negli ospedali il lavoro aumenta, l’età media si alza e non c’è ricambio. La presenza di pochi infermieri per turno negli ospedali non fa altro che riversare su chi lavora, con impegno e professionalità, i pesanti disservizi che ne derivano all’utenza, scagionando chi – da tempo – non vuole farsi carico del problema.
Non intendiamo tacere su chi ha delle responsabilità; su chi se ne lava le mani, adducendo colpe ai tagli di spesa e alla politica; su chi non vuole farsi carico del problema ma ha il dovere di intervenire e, invece, tace, sperando che tutto scorra nella “normalità”…sempre che di “normalità” si possa ancora parlare, finché non succeda l’irreparabile.
La gravissima carenza di personale sanitario ed in particolare di quello infermieristico nelle varie strutture sanitarie e ospedaliere è l’ennesima situazione, tra le tante denunciate, che mette in seria crisi l’assistenza ai pazienti ricoverati e a rischio l’incolumità degli stessi operatori sanitari. Quasi ogni giorno si legge sulle diverse testate giornalistiche delle permanenti forti difficoltà di questo o quell’ospedale per la mancanza di infermieri; ci si chiede come si potrà mantenere la quali-quantità dei servizi e dei LEA se non si reintegrano gli infermieri mancanti.
L’estate ormai è arrivata, e generalmente significa aria di mare, meritate vacanze, riposo, recupero stress psicofisico e relax per tutti, ma per gli infermieri i problemi aumentano in quanto, con la programmazione delle ferie, vedono arrivare anche maggiori disagi professionali che derivano dalla cronica carenza di personale infermieristico in più accorpamenti e dalla chiusura temporanea di reparti, e i disagi personali che derivano dai doppi turni, da orari impossibili, dai richiami in servizio, prestazioni aggiuntive e straordinari. E poi si scopre, quasi con “sdegno”, che se “improvvisamente” gli infermieri che fanno i doppi turni e gli orari improponibili mancano, i disagi per i cittadini sono enormi e si possono bloccare interi ospedali. Quindi estate vuol dire disagi per tanti infermieri. Disagi che esplodono creando rilevanti problemi al prosieguo di attività sanitarie significative per i ricoverati e per i cittadini. Non devono essere gli ammalati, i cittadini e gli infermieri a parare le scelte sbagliate. Le criticità legate alla carenza di posti letto e personale continuano a rendere difficoltoso se non quasi impossibile erogare una corretta assistenza all’utenza. Nella nostra sanità regionale oltre ad un deficit di partenza abbiamo poi anche meno personale, che è una cosa inspiegabile, nonostante abbiamo detto e ripetuto più volte che ci costa più pagare gli straordinari e le prestazioni aggiuntive che assumere nuovo personale.
Purtroppo c’è una certa ottusità, non di questo governo, ma in generale degli ultimi esecutivi che si sono succeduti negli ultimi anni.
Dovevano assumere infermieri per sopperire alla carenza di personale, ma le graduatorie non vengono utilizzate. Ricordiamo al presidente della Regione e al commissario straordinario per il piano di rientro in sanità che sono mesi che si parla dello sblocco del turnover ma, a tutt’oggi, solo 16 infermieri sono stati assunti dall’Aopc, a fronte di 35 unità infermieristiche collocate in pensione. In questa situazione, il diritto alla salute con l’erogazione di una qualificata ed efficiente assistenza sanitaria è messo seriamente in discussione. Più volte, come organizzazione sindacale, abbiamo chiesto ai vari direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie ed al dipartimento alla Salute di questa Regione di intervenire con misure atte a sostenere il lavoro e a tutelare la salute dei cittadini che, in questo stato di cose, soffrono delle difficoltà riscontrate dai lavoratori. La Cgil chiede pertanto al dipartimento regionale Tutela della salute, alle Asp e alle Aziende ospedaliere di fare presto ad immettere in servizio altro personale infermieristico attingendo alle graduatorie di personale già esistenti. Vista anche la carenza di personale che registriamo in tutta la Calabria, accumulata a partire dal blocco del turnover, questo personale verrebbe comunque immesso immediatamente in servizio. Si eviterebbero così i tempi biblici che ogni concorso porta con sé, senza parlare dei costi alti che un nuovo concorso determina, con un risparmio, quindi, di tempo e di risorse economiche. Alla graduatoria di tutto questo personale, inoltre, si attinge già per ferie e sostituzioni. Quindi non si comprenderebbe neanche il perché non utilizzarla, visto che già aperta. Aggiungiamo che le graduatorie di cui parliamo, si riferiscono al concorso indetto il 26 giugno 2009, pubblicato sul Burc, parte terza, numero 26 unico esistente in Calabria, a cui hanno partecipato operatori della sanità provenienti da tutta la Calabria, proprio perché l’unico ospedale a bandirlo fu quello di Catanzaro. Quindi si darebbe priorità a lavoratori originari e rappresentativi di tutte le province della regione.
La nostra denuncia nasce dai lavoratori stessi ed è frutto dell’impegno che, da sempre, ci assumiamo come Fp Cgil nella tutela del diritto costituzionalmente riconosciuto che è quello della salvaguardia della salute pubblica e della sicurezza dei lavoratori sui posti di lavoro.

 

*Segretario provinciale Fp Cgil Catanzaro

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