Gentile: «Bene l'intervento sulle Fondazioni, ma ci sono anche altre illegalità»
COSENZA «Mi pare che anche in Calabria tutto sia demandato alla magistratura e poi, quando questa giustamente interviene facendo il proprio dovere, si alzano cori di garantismo peloso e interessato»…
COSENZA «Mi pare che anche in Calabria tutto sia demandato alla magistratura e poi, quando questa giustamente interviene facendo il proprio dovere, si alzano cori di garantismo peloso e interessato». È quanto afferma in una dichiarazione il sen Antonio Gentile, coordinatore regionale di Ncd.
«Ci sono di mezzo forti interessi anche in Calabria – continua Gentile – rispetto ai quali la politica sta in religioso silenzio. Mi chiedo se sia possibile essere inflessibili nei riguardi di centinaia di giovani assunti (certo illegittimamente) a tempo determinato da Fondazioni che si vogliono chiudere e poi non fare nulla nei confronti di soggetti che guadagnano da 4 a 7mila euro mensili senza aver vinto un concorso e con le carte trasmesse da due Ministeri alle Procure e alla Corte dei conti».
«Non sto difendendo nessuno, sia chiaro – continua Gentile- ma credo nel principio della universalità della pubblica amministrazione e non si possono usare due pesi e due misure. Sento continuamente parlare di argomenti importanti come la legalità ma vedo che pochi privilegiati continuano a guadagnare somme esorbitanti senza averne titolo. Siamo una Regione che vive un vero e proprio dramma occupazionale e intellettuale e queste cose – conclude Gentile – sono nate addirittura nel 95, ma è giunta l’ora di porvi rimedio con soluzioni drastiche. È inutile continuare a dire che è colpa del passato se poi non si interrompono i processi patologici».