Rifiuti tossici, la Commissione bicamerale affronterà il caso Lattarico

Il presidente della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, Alessandro Bratti, si occuperà del caso dei rifiuti tossici che secondo le rivelazioni del pentito Mattia Pulicanò sarebbero stati interrati a Lattarico, nel Cosentino. Lo rendono noto i deputati calabresi del Pd che hanno inviato una lettera a Bratti. Da lui hanno già ricevuto rassicurazioni che la questione sarà affrontata a settembre alla ripresa dei lavori parlamentari. «Sulla base di quanto riportato, con ampio risalto, dagli organi di informazione – scrivono – un collaboratore di giustizia, Mattia Pulicanò, avrebbe parlato di un presunto traffico di rifiuti tossici tra cui scorie radioattive che sarebbero stati occultati nel sottosuolo di Lattarico, nella frazione denominata “Regina” in provincia di Cosenza».   
«Si tratterebbe – è scritto ancora nella lettera – di vicende relative a 15/20 anni fa e le affermazioni del collaboratore di giustizia necessitano una verifica in quanto vi è molta apprensione da parte delle popolazioni locali preoccupate per la propria salute. A tal proposito avanziamo la richiesta che la Commissione, da lei presieduta, considerate le competenze specifiche attribuite per legge e l’attenzione che la stessa Commissione sta prestando al territorio del Mezzogiorno, possa occuparsene in maniera approfondita anche con una missione in loco, nell’ambito di una più ampia ricognizione di tutta la Calabria, considerata la complessità e le problematicità attinenti in materia a tale territorio».