REGGIO CALABRIA «Prendo atto con soddisfazione che, finalmente, anche autorevoli colleghi di maggioranza, quali Guccione, Mirabello e Greco, condividono quanto da me espresso sin dai tempi della presidenza Scalzo, mediante puntuali ordini del giorno e attraverso gli organi di stampa, in relazione alla necessità di una seduta del consiglio regionale interamente dedicata alle questioni della sanità». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua. «Alla luce di una situazione – prosegue Bevacqua – che assume, giorno dopo giorno, contorni drammatici e preoccupanti, sia in termini di sicurezza, sotto l’aspetto della garanzia ai cittadini dei livelli minimi di assistenza, sia in termini sociali ed economici, in ordine ai processi avviati di depauperamento e desertificazione dei presi’di sanitari presenti sul territorio. A più riprese ho sottolineato le condizioni di difficoltà in cui versano alcune strutture e che costringono all’impotenza gli operatori sanitari, oberati da un sovraccarico di lavoro che giunge al limite della sopportazione fisica e psicologica, frustrati anche dalla mancanza di risposte da parte della classe dirigente regionale. Il dibattito sulle nuove Asp, così come quello sul non meglio precisato nuovo presidio dell’Annunziata o sull’accorpamento di due entità profondamente eterogenee, quali sono Ao di Catanzaro e Mater Domini, non possono e non devono lasciare indifferenti nessuno dei consiglieri regionali».
«In quanto membri dell’organo espressione massima della volontà democratica dei cittadini – sostiene ancora Bevacqua – non possiamo assolutamente sottrarci agli obblighi derivanti dalla funzione di cui siamo investiti: il nostro ruolo ci impone di riportare in primo piano l’esercizio consapevole della politica, maturando la coscienza della necessità di un complessivo e coerente intervento legislativo, il cui unico limite risiede nei paletti imposti dal Piano di rientro e dalla sovraordinata normativa nazionale. Non per spirito di polemica, ma per onestà intellettuale, vorrei ricordare ai colleghi che il senso di responsabilità che deriva dal nostro ruolo non va esercitato a giorni alterni e in base agli umori del momento, essendo fermamente convinto che le problematiche della sanità siano di una complessità tale, aggravate ulteriormente dal protrarsi della gestione commissariale, che richiedano l’apporto costruttivo dell’intera assemblea regionale».
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