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«Presta a Cosenza? Vogliamo le primarie»

COSENZA Lucio Presta? No, grazie: meglio le primarie. È il succo del ragionamento che dieci consiglieri comunali del centrosinistra a Cosenza offrono dopo le ripetute indiscrezioni circolate nel…

Pubblicato il: 16/01/2016 – 13:44
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«Presta a Cosenza? Vogliamo le primarie»

COSENZA Lucio Presta? No, grazie: meglio le primarie. È il succo del ragionamento che dieci consiglieri comunali del centrosinistra a Cosenza offrono dopo le ripetute indiscrezioni circolate nelle ultime settimane sulla volontà di Matteo Renzi di candidare a sindaco della città il manager televisivo. Nel documento ci sono le firma di Enzo Paolini e Marco Ambroglio, due tra gli aspiranti candidati a primo cittadino, ma non quella di Luigi Formoso (vicino alla parlamentare renziana Stefania Covello) e Salvatore Perugini, quest’ultimo ex sindaco e dirigente del Pd. Che dice: «Il mio pensiero sulle amministrative è noto da tempo: credo che sia necessario innanzitutto costruire un programma di sviluppo per la città, attorno a questo va profuso il massimo sforzo per costruire una coalizione ampia, e dopodiché va verificata la possibilità di individuare un candidato il più condiviso possibile. Solo se ciò non fosse possibile allora si potrebbe pensare di affidare ai militanti la scelta di chi dovrà guidare lo schieramento». 
Paolini e soci, in ogni caso, non hanno molti dubbi e attaccano: «Il rinvio sine die della scelta del candidato sindaco di Cosenza da parte della coalizione di centrosinistra è immotivato e, soprattutto, appare come un modo per non compiere gli adempimenti necessari per avvalersi delle primarie. Il Pd con votazione favorevole della direzione nazionale, ha deciso di avvalersi dello strumento delle primarie da tenersi giorno 6 marzo in ogni città interessata dal voto amministrativo. Una scelta parimenti confermata dalla coalizione di centrosinistra».
A parere dei dieci consiglieri comunali «stiamo assistendo ad una campagna giornalistica che sembra indirizzata a fare saltare le primarie a Cosenza e che sostiene che sarebbe più opportuno verificare la possibilità di convergere su un candidato unico magari già individuato . Rispettiamo anche questa posizione ma se- come pare – questa convergenza non si trova non saranno possibili imposizioni dell’ultimo momento. Da qui la nostra richiesta». 
Tutto ciò, per il centrosinistra che siede a Palazzo dei Bruzi, produrrebbe due conseguenze: «Evitare che siano i cittadini a scegliere in modo democratico e trasparente i propri candidati e mettere in difficoltà il centrosinistra che, invece, ha già da tempo deciso di utilizzare il metodo delle primarie per la scelta del proprio candidato».
La conclusione è ancora più tranchant: «Alla luce di tutto ciò, chiediamo che vengano avviate senza ulteriori indugi le procedure necessarie a mettere in moto il meccanismo delle primarie per selezionare in maniera trasparente e democratica il candidato sindaco del centrosinistra».

LA PRECISAZIONE DI AMBROGIO Dopo la diffusione del documento, a stretto giro arruva la precisazione del vicecapogruppo del Pd nel consiglio comunale di Cosenza, Marco Ambrogio: «Non vorrei che aver apposto la firma ad un documento di colleghi consiglieri per fare le primarie del centro sinistra generasse fraintendimenti ed equivoci. Ho firmato quel documento solo perché mai nessuno a partire dall’assemblea regionale del Pd ha messo in discussione le primarie. Tutto ciò lo davo per scontato ed in buona fede ho pensato di sottoscrivere un pronunciamento da parte dei consiglieri comunali sulla scelta che ritenevo ovvia. Se si pensa ora – prosegue Ambrogio – di strumentalizzare questo atto tanto scontato quanto pretorico per fini di lotta politica interna al centrosinistra ci si sbaglia di grosso. Ad indire le primarie sarà la coalizione. Ed ora la priorità non é quella di far prevalere i nominalismi ma l’obiettivo di costruire una coalizione più ampia possibile. Mi auguro che il centrosinistra a Cosenza – conclude – possa aprirsi alle espressioni politiche che si richiamano alla maggioranza parlamentare del governo nazionale ed a forze civiche e progressiste. Il candidato a sindaco ed il metodo di selezione sono problemi da risolvere a valle di questo percorso».

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