COSENZA Secondo un’analisi condotta da Confartigianato su dati Istat, le cattive condizioni delle case sono un elemento caratterizzante dell’edilizia nel Mezzogiorno. Il record negativo si registra in Sicilia con il 26,8% del totale degli edifici residenziali in mediocre-pessimo stato di conservazione. Seguono la Calabria, con una quota del 26,2%, e la Basilicata con il 22,3%. Le cose vanno decisamente meglio in Umbria e in Trentino Alto Adige, regioni a pari merito in cui la quota di case in cattive condizioni è la più bassa d’Italia e si limita al 10,7% del totale. Segue la Toscana, dove la quota sale all’11,5%, mentre il Veneto arriva al 12,6%, che gli fa guadagnare il quinto posto nella classifica delle regioni virtuose. A livello provinciale il primato negativo va a Vibo Valentia dove è più diffuso il cattivo stato delle case (31,4% del totale), seguita da Reggio Calabria (31,3%) e Catanzaro (25,8%). Al capo opposto della classifica le provincie più “virtuose” sono Prato (8,2%), Bolzano (8,5) e Siena (8,5%). Come detto, Verona, con il suo 12,7% di edifici in mediocre o pessimo stato di conservazione, si attesa in 63ª posizione nella classifica negativa delle 91 province del Bel Paese.
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