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Acqua pubblica, assemblee del “Bruno Arcuri” a Casole e Cotronei

Partecipate ed interessanti le due assemblee pubbliche organizzate dal Coordinamento calabrese acqua pubblica “Bruno Arcuri” il 25 e il 26 gennaio scorsi, con la presenza di Marco Bersani del Forum…

Pubblicato il: 30/01/2016 – 15:04
Acqua pubblica, assemblee del “Bruno Arcuri” a Casole e Cotronei

Partecipate ed interessanti le due assemblee pubbliche organizzate dal Coordinamento calabrese acqua pubblica “Bruno Arcuri” il 25 e il 26 gennaio scorsi, con la presenza di Marco Bersani del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. I due momenti assembleari hanno riguardato due territori particolarmente interessati alla questione della ripubblicizzazione del Servizio idrico integrato in questo particolare periodo: la Presila cosentina e il comune di Cotronei.
In Presila gli amministratori del gruppo dei sei comuni di Spezzano Sila, Spezzano Piccolo, Pedace, Serra Pedace, Casole Bruzio e Trenta (in totale circa 15000 abitanti), memori forse anche delle percentuali quasi bulgare di adesione al referendum del 2011 (il 70% circa), da ormai più di un anno stanno ragionando su un Project Financing per portare a termine la realizzazione di una condotta che dovrebbe approvvigionare gli stessi comuni consentendo loro di rendersi autonomi da Sorical ed evitare esborsi di quasi un milione di euro all’anno per l’acquisto di acqua all’ingrosso.
Di tale progetto si è discusso in particolare nell’incontro di Casole Bruzio, dove il sindaco di Pedace Marco Oliverio e di Casole Salvatore Iazzolino – presente anche il sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi – hanno illustrato a grandi linee i primi passi mossi e ciò che si intende fare a breve. «La discussione – si legge in una nota del “Bruno Arcuri” – è stata molto animata poiché, nonostante il lodevole proposito di riappropriarsi del bene comune acqua, le modalità con cui dovrebbe avvenire tale passaggio hanno suscitato più di una perplessità. Anzitutto lo strumento del project financing è stato ritenuto molto rischioso e controproducente nonché contraddittorio rispetto ad un dichiarato processo di internalizzazione del Servizio idrico integrato che si vorrebbe mettere in atto nei suddetti comuni presilani».
Bersani, dichiarando che finora in Italia non un solo progetto basato su questo strumento finanziario è riuscito a condurre alla ripubblicizzazione, ha invitato i sindaci presenti a considerare la possibilità di richiedere direttamente un mutuo in virtù del fatto che il pareggio di bilancio entrerà in vigore solo nel 2017 aprendo così una finestra temporale di un anno svincolata anche dal patto di stabilità interno durante la quale è possibile appunto attivare investimenti che dal 2017 non sarebbe più facilmente accessibili.
«In tal modo – si legge ancora nella nota – si eviterà di sottostare ai dettami del privato che attuerà il project financing, che tra l’altro sicuramente per realizzare l’opera farà ricorso a sua volta ad un muto (ormai alla favoletta del privato che mette i soldi non crede più nessuno!)». Ancora, il sindaco Gagliardi ha posto la questione del nuovo contesto regionale in cui avverrà l’operazione, cioè un Ato unico che non consentirà facilmente a singoli gruppi di Comuni di andare per la loro strada. C’è poi il problema dei serbatoi di accumulo a monte delle reti di distribuzione comunali, che resterebbero a gestione Sorical.
Insomma, molti nodi ancora da sciogliere su una questione di importanza vitale per la comunità presilana, che richiedono una partecipazione ed un coinvolgimento ancora più forti da parte della cittadinanza. Per questo il coordinamento “Bruno Arcuri” riproporrà una nuova assemblea pubblica entro un mese, contando anche sulla disponibilità al confronto mostrata dagli amministratori presenti.
A Cotronei, invece, si è dapprima ricordato lo stato dell’arte nel Comune stesso, dove l’associazione culturale Cotroneinforma e il Coordinamento “Bruno Arcuri” hanno condotto nei mesi passati la battaglia per la reinternalizzazione del Sevizio idrico integrato. Il percorso è arrivato fino alla proposta di delibera di iniziativa popolare che aveva come oggetto: «Rescissione della convenzione stipulata con la società Soakro SpA, modifica dello Statuto Comunale e contestuale istituzione di un tavolo tecnico per la creazione di una Azienda Speciale partecipata di diritto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato». Mentre si compiva questo percorso si era manifestata in più di una occasione la volontà, poi attuata, dell’amministrazione comunale di voler gestire il servizio idrico a livello comunale, vista anche la perdurante ed insanabile criticità della Soakro S.p.A.
«Quindi – prosegue la nota – è stata affrontata la situazione della Sorical, in perenne liquidazione, e che vede riaffermato il proprio ruolo chiave anche nella proposta di legge regionale “Norme in materia di valorizzazione e razionale utilizzazione delle risorse idriche – Organizzazione del sistema idrico integrato – Istituzione dell’autorità idrica calabrese”. Sorical SpA da trasformare in una SpA a totale capitale pubblico e, quindi socializzando le perdite, che continuerà a detenere la competenza di fornire l’acqua all’ingrosso all’Autorità idrica calabrese e pertanto al Soggetto gestore unico».
È stato ricordato inoltre che da luglio 2013 è depositata la Legge di Iniziativa Popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” sottoscritta da 11mila cittadini calabresi e da 20 consigli comunali. Di seguito Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena, ha esposto la situazione legislativa che ha concesso a suo tempo al proprio Comune la possibilità di costituire un Ambito territoriale ottimale autonomo rispetto al contesto regionale. Si è poi soffermato sulla pesante diffida subita dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico che considerando troppo basse le tariffe idriche applicate a Saracena ne chiedeva un adeguamento al rialzo. Diffida che a seguito di istruttoria si è conclusa con un provvedimento, l’articolo 62, comma 4, lettera B, contenuto in un provvedimento straordinario ed urgente, cosiddetto omnibus, in tema di green economy, che sostanzialmente riconosce l’autonomia del comune di saracena.
Successivamente Marco Bersani ha riferito sulla condizione attuale della gestione dei servizi pubblici locali sul territorio nazionale. Partendo dalla constatazione della ostinazione dei governi allo smantellamento di fatto dell’esito referendario del 2011 con cui il popolo italiano aveva ribadito la propria volontà di non privatizzare il servizio idrico integrato e di non ritenere legittima la remunerazione del capitale investito.
Con l’abrogazione degli articoli richiamati dai 2 quesiti viene sostanzialmente meno la possibilità di ricavare utili dalla gestione del servizio e, conseguentemente, l’inutilità dell’affidamento ai privati vista l’impossibilità di trarre profitti. «Inoltre – prosegue la nota – ha esplicitato quali siano, all’interno della finanziarizzazione dei mercati, le motivazioni delle lobbies che ancora premono fortemente per la privatizzazione del servizio idrico: si deve bombardare mediaticamente una popolazione intera che voglia soddisfare le proprie aspirazioni di acquisto di beni di consumo, non c’è alcun bisogno di fare ciò ovvero non c’è bisogno di marketing, se si privatizza un bene umano essenziale come l’acqua».
Il dibattito si è animato infine con l’intervento del sindaco di Cotronei Nicola Belcastro il quale ha ricordato le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale alla reinternalizzazione del servizio e si è reso disponibile a valutare possibili soluzioni per provvedere all’approvvigionamento della risorsa. Il sindaco ha inoltre pubblicamente dichiarato che non aderirà al Consorzio di Comuni per la gestione del servizio idrico nella Provincia di Crotone, ex Ato 3, e che non sottoscriverà gli accordi relativi al nuovo Ato unico della Regione Calabria, motivando quest’ultima scelta dalla constatazione che finché i comuni non saranno anche soci della società di fornitura all’ingrosso della risorsa idrica, su di essi graverà sempre il peso eccessivo e illegittimo (come ribadito dalla Corte dei Conti) dell’acquisto dell’acqua.
È stato inoltre incalzato sulla necessità di eliminare la dicitura «o a controllo pubblico» dall’u
ltimo periodo della modifica dello Statuto Comunale che recita «La gestione del servizio idrico integrato è effettuata esclusivamente da soggetti interamente pubblici o a controllo pubblico con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale», che si tradurrebbe nella esplicita facoltà dei privati di poter accedere al servizio, visto che non se ne esclude la partecipazione. «Lo stesso sindaco di Cotronei – conclude la nota del “Bruno Arcuri” – ha pubblicamente preso l’impegno di valutare la possibilità di un investimento per chiudere il processo di ripubblicizzazione internalizzando anche la captazione ancora in mano Sorical. Nota dolente la mancata partecipazione dei sindaci del circondario, formalmente invitati, che avrebbero potuto apportare il contributo delle situazioni specifiche delle proprie comunità e discutere su come ricercare soluzioni collettive e condivise».

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