La «terra capovolta» di Calabrò e Uccellini
REGGIO CALABRIA «C’era una volta, in una sbilenca città odorosa di acqua e sale, una donna con il suo sposo errante e i loro figli», recita una voce fuori campo. L’incipit è quello classico delle fav…

REGGIO CALABRIA «C’era una volta, in una sbilenca città odorosa di acqua e sale, una donna con il suo sposo errante e i loro figli», recita una voce fuori campo. L’incipit è quello classico delle favole per bambini, ma lo spettacolo di Tiziana Calabrò ed Eleonora Uccellini “Ho attraversato ridendo la terra capovolta” – andato in scena domenica pomeriggio al “Teatro della Girandola” di Reggio Calabria, sede dell’associazione di promozione sociale “Pagliacci Clandestini” di Santo Nicito (con due repliche nei giorni di venerdì e sabato) – si ispira al blog di Tiziana Calabrò “Lamedagliadelrovescio”.
In scena la scrittrice è “Tizianeda”, pseudonimo datole dalla nonna Bianca. «La scelta di questo nome è un omaggio a lei», commenta. Accanto all’autrice, Eleonora “Little bird” Uccellini, recita i brani scelti dal blog. «Abbiamo letto dei post selezionati a cui abbiamo aggiunto delle piccole introduzioni e poi da lì abbiamo pensato di farne uno spettacolo teatrale – commenta l’attrice -. C’è stata una prima selezione di post che piacevano a Tiziana; io li ho letti e ho immaginato quali fossero quelli più teatrali che si prestassero a una drammatizzazione e a un’interpretazione. Così abbiamo fatto una seconda scrematura ed è nato questo spettacolo». Si abbatte la quarta parete e il cabaret – perché sarebbe più giusto chiamarlo così – invade la piccola platea le cui sedie sono tutte occupate. I dieci brani scelti traggono spunto dalla vita della stessa scrittrice che decide di dare sfogo alla sua più grande passione, la scrittura, creando questo “diario online”. «Il blog nasce dall’urgenza di scrivere – commenta “Tizianeda” -. L’unico modo che avevo di scrivere nella piena libertà era quello di creare un mio diario personale. Volevo scrivere della quotidianità della mia vita, solo che ci tenevo a farlo in maniera diversa dal solito, perché tendiamo a raccontare la quotidianità lamentandoci vedendo il brutto e la fatica. Io la fatica la racconto, però in maniera opposta. Ecco perché il mio blog si chiama “Lamedagliadelrovescio”: è un invito a guardare le cose da prospettive diverse, da funambola». I brani interpretati da “Little bird” altro non sono che i pensieri di una moglie che è anche madre di due ragazzini, che vive in una casa di 90 mq «nel mare profondo e tumultuoso delle sue paure, popolato dall’infido e mutante mostro Ogginoncelapossofare», si legge nel blog. Si parla di donne, soprattutto. Ma anche di amore; del rapporto con i figli; di aneddoti della propria adolescenza; degli uomini e le relazioni con loro. C’è spazio per questioni sociali come le lotte di classe e gli anni della rivolta. Ci sono inni al coraggio e alle battaglie durante il femminismo; fino agli scontri che riguardano le unioni civili: «L’omofobia, quella sì, è spaventosa come una malattia mortale», dichiara Eleonora “Little bird”. Si leggono frasi celebri e meno conosciute dedicate all’amore, reading che culmina nel “momento abbracci”: le artiste scendono in platea e stringono a sé gli spettatori. “Tizianeda” fa il controscena alla lettura e le sue azioni sono supportate da video e brani musicali. La sintonia tra queste due donne è ben distribuita. La comicità le accompagna dalla prima battuta e spesso i “battibecchi” tra le due provocano applausi e risate tra il pubblico. Non c’è da meravigliarsi che quella di ieri sia stata una terza replica inserita a pochi giorni dal debutto: a ridosso della prima la compagnia aveva già fatto il tutto esaurito.
Miriam Guinea
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