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La giustizia si avvicina ai cittadini

CASTROVILLARI “Fare rete per innovare”: è la formula che racchiude gli intenti del progetto, presentato lunedì pomeriggio nel Palazzo di Giustizia di Castrovillari e relativo all’istituzione di “sp…

Pubblicato il: 01/03/2016 – 9:29
La giustizia si avvicina ai cittadini

CASTROVILLARI “Fare rete per innovare”: è la formula che racchiude gli intenti del progetto, presentato lunedì pomeriggio nel Palazzo di Giustizia di Castrovillari e relativo all’istituzione di “sportelli territoriali per la Volontaria Giurisdizione”, una novità assoluta nel panorama giuridico calabrese, fondata sulla cooperazione tra le istituzioni locali e quelle regionali. 
Si tratta di istituti con funzione di supporto alle amministrazioni di sostegno, tutele e curatele, ovvero quelle misure di protezione verso soggetti che si trovano in una condizione di impossibilità a provvedere ai propri interessi personali e/o patrimoniali (anziani, disabili fisici e psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati, oppure – nel caso delle ultime due tipologie – minori ai quali i genitori siano morti o che non possano esercitare la podestà genitoriale): in questi casi, infatti, il Giudice tutelare, su segnalazione del soggetto stesso o dei suoi parenti più prossimi, è tenuto a nominare gli amministratori di sostegno o i tutori delegati alla presa in carico delle situazioni suddette. 
Tali sportelli, istituiti presso i comuni di Castrovillari, Corigliano Calabro, Cassano Jonio e San Demetrio Corone, e secondi soltanto a quelli di Monza e Strasburgo, rappresentano un progetto sperimentale della Regione Calabria che, in caso di esito positivo, potrebbe essere esteso al resto dei tribunali presenti sul territorio regionale. Essi mirano non solo a tutelare i cittadini più deboli garantendo loro un servizio innovativo in materia di giustizia, ma anche a smaltire le pratiche, in particolare quelle relative ai procedimenti civili, riducendo di gran lunga i tempi di attesa ancora oggi gravati dall’eccessiva burocratizzazione. In quest’ottica il Presidente del Tribunale di Castrovillari Caterina Chiaravalloti, durante la conferenza stampa, ha richiamato l’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che sancisce il diritto del cittadino a una buona amministrazione, la quale prevede che le questioni relative a ciascun individuo vengano trattate in modo equo e imparziale entro un termine ragionevole. Di riduzione del contenzioso ha parlato anche il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito, citando il sistema francese delle “antenne di giustizia” al quale la costituzione degli sportelli chiaramente si ispira. «Se questo modello si è rivelato valido a Monza, lo sarà ancor più in un territorio vasto come il nostro», ha affermato poi con convinzione il presidente della sezione civile Vincenzo Di Pede, confidando in una sinergia tra la componente forense, le associazioni di volontariato e i servizi sociali; del medesimo parere il presidente dell’Ordine degli avvocati di Castrovillari Roberto Laghi, trattandosi di «un tribunale di altissima produttività forense e dall’area circondariale più estesa d’Italia quale quello castrovillarese».
Successivamente Luigi Zinno, dirigente del settore Programmazione della Regione Calabria, ha illustrato la genesi del progetto («che è costato 200mila euro, poco rispetto a quelle che sarebbero le esigenze…»), partendo dal processo di riordino degli uffici giudiziari regionali, fino agli “studi di fattibilità” condotti nell’area di Castrovillari. Hanno preso parte al dibattito anche Filippo Chesi di Lattanzio Advisory, azienda partner dell’iniziativa, il presidente della Camera minorile del Tribunale di Castrovillari Luisa Fiorito, che ha rimarcato l’importanza degli sportelli come strumento per aiutare amministratori di sostegno e tutori ad affrontare serenamente le difficoltà di tipo giuridico e contabile e di non sempre facile soluzione cui essi vanno incontro nello svolgimento del loro lavoro, Erminia Pellegrini, responsabile dei servizi sociali dell’Asp di Cosenza, oltre ai rappresentanti istituzionali dei Comuni coinvolti ed esponenti del mondo dell’associazionismo locale. Infine, l’atteso intervento del presidente della giunta regionale Mario Oliverio, che ha definito quella di oggi «un’iniziativa lodevole», capace di avvicinare la giustizia ai cittadini, di allentare il lavoro delle strutture giudiziarie, di ottimizzare la gestione delle risorse economiche. Ciò non può realizzarsi – ha aggiunto – se non grazie alla cooperazione tra le istituzioni e il coinvolgimento di tutti attraverso una comunicazione adeguata. E ha poi concluso ricordando la pubblicazione, nei prossimi giorni, di un bando per l’impiego di circa 1.000 giovani nel settore della giustizia.

Chiara Fazio
redazione@corrierecal.it

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