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Multiservizi, ritratto di un'azienda in bolletta

LAMEZIA TERME In attesa della conferenza stampa di giovedì, che la Lamezia Multiservizi spa terrà per illustrare «la relazione degli amministratori e i progetti», è necessario chiedersi quale sia lo…

Pubblicato il: 09/03/2016 – 15:22
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Multiservizi, ritratto di un'azienda in bolletta

LAMEZIA TERME In attesa della conferenza stampa di giovedì, che la Lamezia Multiservizi spa terrà per illustrare «la relazione degli amministratori e i progetti», è necessario chiedersi quale sia lo stato attuale della municipalizzata lametina. Delicata, pesante e a tratti insostenibile, sono gli aggettivi che ricorrono più spesso all’interno dell’ultima relazione annuale, riferita al 2015, fornita dalla stessa società attraverso cui è possibile analizzare una situazione da bollino rosso. Un anno cruciale per la Multiservizi, che ha visto insediarsi dal primo agosto il nuovo cda nominato dal neo sindaco Paolo Mascaro.

SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA I dati relativi al 2015 altro non sono che lo strascico di situazioni negative degli anni precedenti. Prendendo in considerazione lo stato dei crediti relativi ai servizi prestati dalla stessa società, già nel 2013 l’ammontare era di 28.218.991 di euro, per subire un quasi impercettibile miglioramento l’anno successivo, registrando 27.261.077 di euro di crediti. Un ciclo finanziario caratterizzato soprattutto da tempi di incasso molto lunghi, che si aggirano intorno ai 500 giorni. Per quanto riguarda la situazione dei debiti – contratti con banche, fornitori, istituiti di previdenza, verso controllanti e di tipo tributario – nel 2013 erano di 25.680.995 di euro, mentre l’anno successivo ammontavano a 24.186.464 di euro.
Nell’analisi fatta del 2015, in cui viene evidenziata la differenza tra la prima parte dell’anno e la seconda, dovuta al già citato cambio di vertice, la situazione in termini numerici non cambia di molto. I crediti passano da 28.174.777 di euro registrati a giugno 2015 a 29.119.566 segnalati a fine anno. Stessa condizione per i debiti: da 24.079.288 di euro fino a giugno ai 25.507.625 di euro al 31 dicembre. Nell’aumento in questo caso significative sono state le somme che i nuovi amministratori hanno dovuto versare per i debiti del 2014, i quali hanno provveduto inoltre a pagare le mensilità arretrate e i ticket mensa.
La voce più rappresentativa è quella dei debiti con i fornitori, che a fine 2015 ammonta a 14.787.585 di euro. Situazione che si è cercato di arginare attraverso dei piani di rientro concordati con gli stessi creditori. In molti casi gli stessi piani però sono saltati, con un ulteriore aggravio delle spese e con una conseguente diffida da parte dei creditori. A tutto questo si va ad aggiungere che anche il principale committente della Multiservizi, ovvero il Comune di Lamezia Terme, non ha rispettato alcuni pagamenti, come ad esempio le “bollette” dell’acqua degli anni 2013/2014 pari a 1.100.000 di euro. Avviare un’azione legale con la stessa amministrazione cittadina per il recupero delle morosità, non solo non porterebbe in tempi brevi a impinguare le casse della società ma, come si legge nella relazione «sarebbe oltremodo imbarazzante».

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Il caso particolare del sistema idrico è legato innanzitutto alle condizioni in cui versano le condotte gestite dalla Sorical, fornitore regionale, considerate vetuste e al limite della funzionalità. Senza contare anche i sistemi di lettura degli utenti che non solo sono ancora ubicati all’interno delle abitazioni, ma sono incompatibili con le moderne tecnologie e la cui sostituzione riveste un carattere di urgenza. La vera criticità è rappresentata senza dubbio dal credito accumulato: 9.687.070,51 di euro al 31 dicembre scorso, cifra sproporzionata se si pensa che in un solo anno il volume di produzione è di 6 milioni e mezzo di euro.
Critico è anche il settore delle fognature, sia per lo scarso personale – due unità più un geometra – e sia per lo scarso investimento su nuove opere. Infatti, ad oggi il sistema fognario non è distinto dal sistema per la raccolta delle acque pluviali, che comporta in caso di piaggia un aggravio dei costi di depurazione.

TRASPORTO LOCALE E SCOLASTICO I mezzi in possesso per il trasporto locale sono 22, con una vita media di 15 anni, con un servizio reso difficoltoso anche dall’età media molto elevata del personale. Stessa condizione per il trasporto scolastico, dove la situazione è aggravata ulteriormente dai nuovi contratti di lavoro, in cui non c’è un bilanciamento tra la remunerazione e le ore effettive di lavoro svolto.
Le proposte che la società intende portare avanti, in questo campo, vertono innanzitutto su un adeguamento contrattuale, oltre che alla proposta alla Regione di un piano quinquiennale per l’acquisto di nuovi mezzi.

SERVIZIO IGIENE URBANA È il core business della società, prestato spesso a favore di diversi comuni dell’hinterland. Ma con una necessità: ampliare la raccolta differenziata su tutto il comune di Lamezia Terme, che ad oggi presenta delle zone sprovviste di tale servizio. La società punta inoltre ad altri progetti, tra cui “Rifiuti zero” in partnership con enti privati e la tracciabilità e la conseguente premialità di quelle utenze più attente e corrette. Proposte che hanno bisogno però di maggiori risorse umane, in particolare in seguito alla drastica riduzione causata della cessata collaborazione con la cooperativa Ciarapanì, il cui contratto non è stato rinnovato dal nuovo cda.

ALTRI SERVIZI Il sistema di illuminazione è obsoleto e non in linea con gli standard energetici attuali. Sono stati individuati tre diversi punti critici: di tipo energetico, quindi con un superamento della potenza rispetto alla fornitura; relativi alla sicurezza, da riferire allo stato dei quadri elettrici, delle protezioni, delle linee e dei sostegni e degli impianti di messa a terra;e di inquinamento luminoso, relativo alla non conformità degli impianti alle norme vigenti.
Al collasso è invece la condizione dei tre cimiteri cittadini: strutture antiquate e fatiscenti, con la necessità di una manutenzione ordinaria e straordinaria e soprattutto di ampliare le stesse strutture.

CONTENZIOSI Questa problematicità è legata ad una situazione risalente al 2012, quando il Comune interruppe il contratto di affidamento della manutenzione viaria cittadina alla Multiservizi, interrompendo anche il contratto di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, lasciando così sguarnita la protezione da eventuali danni causati dalle cattive condizioni delle strade. La Multiservizi non venne avvisata della cessazione della polizza e di conseguenza, tutti i cittadini che hanno subito dei danni causati dal cattivo stato in cui versa il manto stradale, hanno citato in giudizio il Comune di Lamezia Terme che, a sua volta, ha citato la Multiservizi. In questi anni sono state numerose le sentenze che hanno riconosciuto il nesso tra il danno denunciato e il sistema viario, il tutto andando a pesare sulle casse della stessa società.

DIPENDENTI La situazione dei dipendenti è legata soprattutto all’elevata anzianità del personale, dovuta al blocco del turnover e alla mancanza di assunzione. Ciò spesso può portare a delle inefficienze e al rischio di disservizi. Ad esempio, nel caso del sistema idrico, è stato segnalato personale inabile a svolgere determinate mansioni.
«L’età media del personale della Multiservizi è di circa 53 anni. Le classi di età con maggior densità di dipendenti sono quelle tra 51 e 55 anni, tra 56 e 60 e tra 61 e 65, con ben 58 unità che hanno compiuto i 60 anni – si legge nell’allegato –. L’inserimento a giugno 2015 di 12 unità assunte con il contratto di apprendistato professionalizzante ha contribuito ad abbassare tale valore, anche se il numero di dipendenti al di sotto dei 40 anni resta comunque modesto, con un incidenza di poco più del 10% rispetto al totale».

Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it

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