Lotti lancia a Reggio il referendum costituzionale
REGGIO CALABRIA Una nuova struttura democratica al Paese ed una riforma che è la trasposizione del pensiero politico dell’esecutivo Renzi. «Portiamo insieme a casa il risultato». Così il sottosegreta…

REGGIO CALABRIA Una nuova struttura democratica al Paese ed una riforma che è la trasposizione del pensiero politico dell’esecutivo Renzi. «Portiamo insieme a casa il risultato». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti rilancia la sfida che la classe dirigente che oggi governa l’Italia ha voluto cogliere ridisegnando, anche con il contributo della nuova legge elettorale, pilastri importanti del sistema istituzionale. “Una sfida per un Paese migliore”, come titola l’iniziativa organizzata dall’associazione “Laboratorio Da Sud” nella sala Monteleone di palazzo Campanella, che il sottosegretario vuole condividere principalmente con i cittadini perché sostengano consapevolmente il cambiamento andando a votare ‘si’ al referendum confermativo che si svolgerà in autunno. A creare un momento di confronto sui temi dalla riforma della Costituzione, il cui ultimo e quarto passaggio alla Camera è previsto per l’11 aprile, anche il governatore Mario Oliverio, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà.
IMPEGNO PER LA CALABRIA Spazio alle riflessioni sulla ‘riforma Boschi’ non prima, però, di aver offerto il senso della intensa due giorni che ha visto Luca Lotti in prima linea attestare la presenza del governo nazionale in Calabria: «Non una passerella ma impegni concreti». Il sottosegretario ribadisce il sostegno ad enti locali e cittadini. Dotare il territorio di infrastrutture materiali ed immateriali è una priorità condivisa che va a vantaggio della ripartenza del Paese. «A luglio inaugureremo un altro tratto di A3 – spiega Lotti – per poi arrivare all’inaugurazione definitiva della Salerno-Reggio entro dicembre, così come annunciato. Sul fronte della banda larga, inoltre, abbiamo previsto 100 milioni di investimento che consentiranno alla Calabria di essere al passo con le altre regioni».
RIDISEGNARE IL PAESE Raccontare e spiegare la riforma e la sua portata. Questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla presidenza del consiglio regionale che Lotti inserisce tra le attività di sensibilizzazione che dovranno partire su tutto il territorio nazionale fino all’appuntamento con le urne per il referendum confermativo. L’invito ai cittadini è chiaro e deciso ed è rivolto a condividere un percorso «che riguarda tutti, oltre il colore politico» e che non deve tramutarsi in un plebiscito pro o contro Renzi. «Questa riforma è necessaria ed è in grado di dare credibilità alla politica e all’Italia anche al cospetto dell’Europa. Questa classe dirigente sta ridisegnando, tagliando costi e privilegi, una nuova struttura democratica capace di rispondere in maniera più efficace ai bisogni del Paese. Stiamo ridefinendo i rapporti tra Stato ed enti locali, superando il bicameralismo perfetto e i tempi lunghi di approvazione delle leggi. Vi chiedo con forza di impegnarvi insieme a noi. Porteremo a casa il risultato».
LA SFIDA «Le Regioni o cambiano o muoiono». Fotografa così la portata delle riforme nel Paese e i riflessi sugli assetti locali il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto per il quale «il percorso intrapreso con la riforma Boschi mette una pezza ai danni provocati da un regionalismo esasperato e offre un elemento di sopravvivenza a queste istituzioni che devono riappropriarsi del loro ruolo anche in termini di programmazione». Le opportunità derivanti dalla ridefinizione dei rapporti tra i vari livelli istituzionali è condivisa anche dal governatore Mario Oliverio: «Bisogna badare alla sostanza della riforma. È necessario che su di essa converga un grande consenso popolare. Oggi ci sono le condizioni, il Paese é maturo». «Il disegno programmatico dello sviluppo del territorio – sottolinea il sindaco di Reggio Falcomatà – parte da questo nuovo assetto in cui grande centralità hanno i ‘campanili’. L’istituzione delle città metropolitane costituisce una sfida ed è un’opportunità per i nostri territori perché con la sua funzione programmatoria rappresenta qualcosa di diverso ed in più rispetto al comune, agendo su tutti i servizi e mettendo a patrimonio bellezze e peculiarità. Dal 3 giugno la città metropolitana sarà costituita a tutti gli effetti, a dicembre ci sarà l’elezione dei consiglieri – conclude il primo cittadino – e saranno avviate le procedure per contemplare le esigenze di tutti i protagonisti di questo percorso».
Manuela Foti
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