«Un patto con i cittadini per la rinascita di Reggio»
REGGIO CALABRIA Una vera e propria maratona quella che si è tenuta nella sala congressi auditorium “Gianni Versace” del Cedir. Per più di cinque ore il sindaco Giuseppe Falcomatà, assieme agli assess…

REGGIO CALABRIA Una vera e propria maratona quella che si è tenuta nella sala congressi auditorium “Gianni Versace” del Cedir. Per più di cinque ore il sindaco Giuseppe Falcomatà, assieme agli assessori tutti, ha ascoltato e risposto alle domande dei cittadini. L’assemblea pubblica è stata moderata dal presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino. Ben 84 le persone chiamate a intervenire, contro le 50 previste inizialmente, entro il limite temporale di due minuti scanditi da un timer e da un segnale acustico. Vari i temi trattati: la vendita del Parco Caserta, la riqualificazione urbana, le strade e la viabilità, i lavori sulla pavimentazione del corso Garibaldi, l’emergenza criminalità, i rifiuti, le coste e la balneazione, la Villa Comunale, le abitazioni, l’immigrazione, la tassazione, i servizi, il Parco Lineare Sud e altro. Tuttavia, nonostante la compostezza, non tutti hanno avuto la pazienza di restare fino all’ultimo per ascoltare le repliche e sono andati via.
I TEMPI DELL’AMMINISTRAZIONE Falcomatà ha parlato per ultimo. A suo dire si tratta della prima volta in cui un’amministrazione comunale «convoca autonomamente un’assemblea civica». Alle critiche sulla genericità dell’oggetto della stessa e sui limiti agli interventi, ha replicato che si tratta soltanto di uno dei metodi partecipativi di cui la giunta si sta servendo mentre si lavora per l’istituzione delle consulte. Per il primo cittadino a Reggio ogni tema è prioritario. Prendendo in prestito un’immagine usata da Stefano Paleari venerdì scorso all’università Mediterranea, ha aggiunto che la città ha vissuto fino a ora nel Medioevo senza orologi meccanici sui campanili. Necessario, quindi, ridare un senso alle tempistiche: «Ci siamo insediati 15 mesi fa – ha detto – e subito dopo abbiamo introdotto la rotazione totale dei dirigenti e sostituito il sottosegretario generale». Un cambio di passo secondo il sindaco, che ha poi elogiato il lavoro dell’assessore Neri in tema di finanze e tributi: «È notizia di oggi che siamo nella top ten dei Comuni pagatori. Da una media di 700 giorni siamo scesi a 93». Si apprende anche che sebbene il Comune non sia deficitario gli amministratori mantengono una decurtazione del 30% sul proprio stipendio. Non un vanto ma una scelta secondo Falcomatà, fiero invece di aver evitato la sanzione regionale in materia di raccolta differenziata, raggiungendo la percentuale del 37% e abbattendo i costi per il conferimento in discarica dell’indifferenziato.
IL PARCO CASERTA Lo ha detto chiaramente il sindaco, il Parco Caserta non è in vendita. «Proprio oggi – ha aggiunto – sono iniziati i lavori di riqualificazione che termineranno in 120 giorni». Vero è però che una parte di terreno di circa 200 mq è già stata alienata prima che si insediasse l’attuale amministrazione, e il 26 gennaio sarebbe stato formalizzato l’atto di vendita. «Abbiamo dato mandato all’avvocatura di trovare una soluzione, mentre per ciò che concerne l’ex Fiera agrumaria il Comune potrà agire in autotutela». E con più decisione ha aggiunto: «L’amministrazione vuole garantire il diritto allo sport. Non desideriamo far chiudere il pattinaggio, ma bisogna garantire le condizioni minime di agibilità e funzionalità. Tre mesi non sono tanti».
I SERVIZI Rivendica con forza l’introduzione dello strumento delle società a capitale pubblico Falcomatà. «In questo modo si abbattono i costi di gestione» anche perché la loro sede sarà all’interno di edifici sottratti alla mafia e non in palazzi del Comune. Tuttavia, anche in questo caso serve tempo. Il servizio rifiuti non sarebbe stato assegnato un’altra volta in via diretta ad Avr, ma si tratterebbe soltanto di una proroga tecnica in attesa del Suap. Il progetto della giunta però è ben più ambizioso. Si vorrebbe creare un soggetto interlocutore , un Hub unico, per ridurre ancora le spese riunendo tutte le società erogatrici di servizi: Castore e Polluce, Asireg e Atam, che avrà quindi un ruolo di rilevo nei trasporti anche per la Città metropolitana.
LE OPERE PUBBLICHE 60 milioni di euro per il rifacimento dell’intero manto stradale cittadino. «Non si tratta di rattoppare buche, ma di un intervento strutturato» ha detto Falcomatà. Altri 165 milioni verrebbero dai Patti per il Sud per lo sblocco di opere per la Città mediterranea. Interventi previsti anche per gli impianti sportivi, lo stadio e il Palacalafiore, oltre che sulle incompiute del viale Europa e il nuovo ospedale. Ma è sul Corso Garibaldi che il sindaco si è voluto soffermare. I lavori iniziati dopo che nel 2013 sono stati usati i fondi Pisu, avrebbero recentemente subito un brusco rallentamento a causa della decisione di riutilizzare la vecchia pavimentazione lavorata nel tratto tra la via Foti e via Osanna, all’altezza delle sedi istituzionali. Si tratta ancora di attendere.
RIQUALIFICAZIONE Scottante il tema della riqualificazione del quartiere Arghillà. «Serve un patto con la cittadinanza per la rinascita della zona» ha detto il sindaco, che ha evidenziato le problematiche della zona. «Va avviata una forte attività giuridico-repressiva. Il prefetto ha già assunto l’impegno di istituire un tavolo condiviso». Riguardo alla situazione dell’ex polveriera di Ciccarello netta è stata, infine, la posizione del sindaco sullo strumento dell’housing sociale: «La zona verrà riqualificata, ma non vogliamo un ghetto».
Roberto Priolo
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