Bentivoglio: non mi sento solo
LAMEZIA TERME Primo imprenditore a schierarsi contro il racket a Reggio Calabria, tanto nelle piazze come nelle aule di giustizia, Tiberio Bentivoglio ha pagato a duro prezzo la sua ultraventennale b…

LAMEZIA TERME Primo imprenditore a schierarsi contro il racket a Reggio Calabria, tanto nelle piazze come nelle aule di giustizia, Tiberio Bentivoglio ha pagato a duro prezzo la sua ultraventennale battaglia contro i clan. Più volte oggetto di attentati e intimidazioni, vittima persino di un tentato omicidio nel 2006, Bentivoglio solo un paio di settimane fa è stato nuovamente colpito.
Il magazzino in cui stava stoccando la merce che avrebbe voluto trasferire nel suo nuovo negozio, che ha sede in un bene confiscato, è stato distrutto da un incendio doloso. Ma Tiberio, anche grazie ai tanti che gli si sono stretti accanto e hanno deciso di sostenerlo, è riuscito a mantenere fede al suo impegno. Come programmato, il 15 marzo ha tagliato il nastro della nuova Sanitaria Sant’Elia, accompagnato da una folla di uomini delle istituzioni, ma soprattutto persone comuni.
Questa volta, Tiberio Bentivoglio non si è sentito solo, a differenza delle tante occasioni in cui «le istituzioni sono arrivate tardi, che in molti casi significa arrivare male o non arrivare affatto». È quanto ha affermatolo stesso Bentivoglio nel corso della puntata del Forum del Corriere della Calabria andata in onda venerdì sera su Libera 90 (canale 90 del digitale terrestre) e da oggi disponibile sul nostro sito web.