Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 18:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Non usate l'acqua». E a Lamezia è psicosi

LAMEZIA TERME «Si comunica che il servizio Igiene pubblica di Lamezia del Servizio sanitario regionale ha riscontrato la non potabilità dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale». Poche, scarne…

Pubblicato il: 07/04/2016 – 13:11
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
«Non usate l'acqua». E a Lamezia è psicosi

LAMEZIA TERME «Si comunica che il servizio Igiene pubblica di Lamezia del Servizio sanitario regionale ha riscontrato la non potabilità dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale». Poche, scarne parole nel comunicato della Lamezia Multiservizi e si è scatenato il panico. Poche spiegazioni: «In attesa che la competente Azienda sanitaria provinciale proceda a nuove analisi l’acqua deve essere utilizzata solo per usi non potabili, escludendo, quindi, gli usi alimentari (per esempio: per bere, per lavaggio di cibi…)». Perché l’acqua non è potabile? Certo, le ultime notizie sul caso Tempa Rossa che hanno coinvolto anche la depurazione calabrese non hanno contribuito a tranquillizzare gli animi. E invece bastava spiegare agli abitanti quello che in poche, semplici parole ci ha comunicato Marina Larocca, referente a Lamezia Terme per il dipartimento di igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asp di Catanzaro: «Nel corso dei controlli periodici che effettuiamo sull’acqua è stato riscontrato un valore un po’ più alto del normale di alcuni batteri assolutamente non patogeni ma che erano un indicatore che qualcosa non andava». Ad ogni modo, avvisa la dottoressa, «le nuove analisi effettuate dall’Asp hanno rivelato che la situazione è tornata alla normalità». Ma a cosa era dovuto l’aumento dei batteri? «Le cause possono essere molteplici – spiega Larocca –: da una forte pioggia a un ristagno di acqua nella condotta. Basta far scorrere l’acqua o fare un lavaggio della condotta per riportare i valori alla normalità». E i risultati arrivati oggi dal laboratorio rivelano che l’acqua è tornata potabile. «Non c’era da allarmarsi. Chi ha bevuto l’acqua perché non conosceva l’ordinanza del Comune non corre rischi». Buono a sapersi. Certo, se il Comune o la Multiservizi si premunissero di essere più chiari, il servizio di informazione ai cittadini arriverebbe meglio ed eviterebbe inutili apprensioni.

Argomenti
Categorie collegate

x

x