Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Lamezia, ventimila "no" al ridimensionamento dell'ospedale

LAMEZIA TERME I lametini continuano a dire “no” al ridimensionamento del loro ospedale. E l’ennesima dimostrazione è stata la cerimonia simbolica di consegna delle 24.470 firme al sindaco Mascaro da…

Pubblicato il: 08/04/2016 – 16:04
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Lamezia, ventimila "no" al ridimensionamento dell'ospedale

LAMEZIA TERME I lametini continuano a dire “no” al ridimensionamento del loro ospedale. E l’ennesima dimostrazione è stata la cerimonia simbolica di consegna delle 24.470 firme al sindaco Mascaro da parte del comitato “Salviamo la sanità lametina” e del Tribunale del malato.
Dopo la manifestazione del 19 marzo scorso, infatti, questa nuova iniziativa popolare è stata portata avanti non solo dai due comitati, ma anche da altre associazioni, sindacati, professionisti, imprenditori e dalle parrocchie del territorio che hanno deciso di fondersi insieme per portare avanti la battaglia contro l’ultimo decreto del commissario Scura. «Un risultato inaspettato – ha affermato Nicolino Panedigrano, coordinatore del movimento –. C’è stata una partecipazione voluta e sentita. Ora vogliamo chiedere al dg dell’Asp di Catanzaro di non firmare il decreto del commissario scura e al presidente Oliverio di battersi per rimuoverlo».
Gli obiettivi che le due sigle portano avanti sono quelli di mantenere l’ospedale di Lamezia dentro la costituenda azienda ospedaliera-universitaria “Renato Dulbecco” con pari dignità e distribuzione delle eccellenze; far diventare l’ospedale di Lamezia Hub della rete politrauma (spendendo finalmente e prima che si perdano i 13,5 milioni di euro disponibili allo scopo) e centro regionale del sangue.
Una situazione che i cittadini di Lamezia e del suo comprensorio non voglio accettare, così come sottolineato dai rappresentati di alcune associazioni presenti alla consegna delle firme. E l’appello viene rivolto soprattutto alla politica e ai parlamentari, che invitati alla cerimonia non erano presenti. Assenti giustificati per motivi istituzionali l’onorevole Scalzo e Esposito. «Bisogna stimolare tutti quei parlamentari che oggi sono assenti perché i cittadini hanno bisogno di un’amministrazione vicina è vera”, ha detto Concetta Perri del Tribunale del malato.
Presente solo l’onorevole Barbanti, che ha voluto sottolineare la propria disponibilità nei confronti di tutti perché «questa questa è una battaglia che va al di là del colore politico».
«Noi abbiamo la forza non solo della nostra giusta battaglia, ma abbiamo soprattutto la forza del nostro popolo. Con queste firme arriveremo ad Oliverio, ma vogliamo puntare ad arrivare anche al ministro Lorenzin – le parole conclusive del sindaco Mascaro, custode simbolico delle firme –. Sono sicuro che arriveremo alla vittoria perché questo ce lo chiede il popolo».

Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x