COSENZA «Dare una risposta concreta ai cittadini sul piano della tutela della salute sull’importanza di un’opera importante». Così il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ha presentato la firma del protocollo di legalità con la Regione per la realizzazione dell’ospedale della Sibaritide. Il commissario giudiziale della Tecnis Ruperto ha sottolineato la «necessità che tutto avvenga nel pieno rispetto della legalità». Il presidente della Regione Mario Oliverio ha ringraziato il prefetto e il commissario Saverio Ruperto che rappresentano – ha detto – «un certificato di garanzia malgrado le traversie che hanno caratterizzato il percorso. Il protocollo di legalità – ha aggiunto il governatore – è a garanzia della ditta appaltatrice e dei cittadini. Si sblocca una fase di stallo anche perché tante situazioni hanno contribuito a creare incertezza. Oggi si entra nella fase operativa. Poi partiranno i lavori ed entro trenta mesi si dovrà consegnare l’opera. È alla nostra attenzione anche l’altra struttura di Gioia Tauro. Si tratta di momenti importanti considerato che ci troviamo in una regione in cui la sanità è commissariata. È di vitale importanza portare a termine opere di questo livello. Si tratta di un investimento di 143 milioni di euro per l’ospedale della Sibaritide. Con questo protocollo mettiamo un argine importante a un investimento significativo per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma non bastano i protocolli». Il viceprefetto Osvaldo Caccuri ha sottolineato la necessità di «denunciare ogni tentativo di concussione, di ulteriore richiesta di denaro proprio per garantire la legalità nella realizzazione dell’opera». L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha espresso «il proprio plauso per la sottoscrizione del protocollo anche perché il territorio della Sibaritide richiede molta attenzione». Un concetto pienamente condiviso anche da diversi sindaci della Sibaritide presenti alla firma del protocollo e dai rappresentanti sindacali che – hanno ribadito – daranno «tutto il supporto necessario per vigilare nei cantieri. Bisogna fare presto e bene».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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