Bevacqua: positiva la rivoluzione nei trasporti
CATANZARO «La legge regionale 32/2015 sui Trasporti, che con particolare attenzione la commissione da me presieduta ha contribuito ad elaborare, comincia a dare i suoi primi tangibili frutti: l’appro…

CATANZARO «La legge regionale 32/2015 sui Trasporti, che con particolare attenzione la commissione da me presieduta ha contribuito ad elaborare, comincia a dare i suoi primi tangibili frutti: l’approvazione, da parte della giunta, della proposta preliminare per il nuovo Piano Trasporti rappresenta la chiara e inequivocabile prova dell’efficacia e lungimiranza dell’azione legislativa prodotta». Esprime così la sua soddisfazione il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, presidente della commissione Ambiente e Territorio, in relazione al Piano licenziato dall’esecutivo regionale due giorni fa e che ora passa all’esame del Consiglio. «La scorporazione del ramo di azienda di Ferrovie della Calabria, – continua Bevacqua – consentirà la confluenza nella nuova Agenzia Reti e Mobilità, cui sarà attribuita la responsabilità di affidare i servizi di trasporto pubblico locale e di gestire le relative infrastrutture».
«Indicando i dieci obiettivi strategici per il “sistema mobilità” e le relative azioni di attuazione – prosegue Bevacqua – il Piano si presenta concretamente legato alla reale situazione attuale e permette una puntuale progettazione a medio e lungo termine, garantita dal fatto che, a ciascun tipo di intervento e a ciascuna misura, corrispondono atti normativi, regolamentari ed organizzativi da adottare, con tempistiche predeterminate, durante il processo di implementazione, monitoraggio ed aggiornamento. Si tratta – conclude Bevacqua – di una pagina positiva per la Calabria che, grazie all’impegno costante del presidente Oliverio e dell’assessore Musmanno, viene finalmente dotata degli strumenti per garantire ai propri cittadini il sacrosanto diritto alla mobilità, secondo standard europei: ora bisogna ottimizzare i tempi in Consiglio e vigilare affinché l’iter avviato si trasformi in buona prassi».