L'avvocato reggino e la sentenza storica per le crocerossine
REGGIO CALABRIA Il Tar del Friuli, con una sentenza esemplare ha accolto la domanda di una infermiera della Croce Rossa Italiana (B.J.) esclusa dalla graduatoria finale di un pubblico concorso per la…

REGGIO CALABRIA Il Tar del Friuli, con una sentenza esemplare ha accolto la domanda di una infermiera della Croce Rossa Italiana (B.J.) esclusa dalla graduatoria finale di un pubblico concorso per la copertura di 15 posti di operatore socio sanitario (Oss).
Il giovane avvocato reggino Leo Marco Arena ha sposato la “causa” della infermiera volontaria – categoria da sempre esclusa nei concorsi per operatori socio sanitari – ribaltando, per la prima volta in Italia, il parere contrario del Ministero della Salute e l’avversa decisione dell’Azienda sanitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine, la quale aveva escluso la ricorrente dalla selezione, in quanto sprovvista dell’attestato specifico di Oss. L’avvocato Arena ha difeso le ragioni della concorrente, ricostruendo la fattispecie in termini di equivalenza e/o assorbenza del diploma di infermiera volontaria rispetto a quello interessato dalla procedura concorsuale.
Il Tribunale, statuendo che «è illegittima l’esclusione della signora B. J. dal concorso per Oss bandito dall’Azienda», ha pesantemente ammonito il dDicastero e l’Azienda sanitaria, condannando le due amministrazioni alla rifusione delle spese di lite ed al rimborso degli ingenti costi della pubblicazione per pubblici proclami (circa quattromila euro), inizialmente sostenuti dalla candidata-ricorrente.
L’incisività della sentenza ha dispiegato fin da subito i suoi effetti; infatti, alcune crocerossine rimaste escluse da una successiva procedura concorsuale per Oss – bandita dall’Egas Friuli per conto di diverse Aziende ospedaliere friulane – sono state ammesse con riserva a partecipare alle prove selettive in forza di un decreto d’urgenza emesso dal presidente del Tar del Friuli (n. 25 del 27 aprile 2016).