La Regione premia i suoi dirigenti – SCARICA L'ELENCO



CATANZARO Le strigliate di Mario Oliverio – e di molti altri che hanno governato prima di lui – nei confronti della burocrazia regionale non si contano più. Sui rifiuti («se la struttura non si adegua, deve sapere che si assume responsabilità gravi») e sul turismo (quella della pubblicità sulla rivista di Ryanair colpa di una «burocrazia sciatta» ormai è un cult) le uscite più celebri. Ma il presidente della giunta regionale non le ha mai mandate a dire, dipingendo, nella migliore delle ipotesi, gli uffici della Cittadella come un insieme discontinuo di prestazioni da incorniciare e flop clamorosi. D’altra parte, lo raccontano le cronache, spesso i dipartimenti regionali zoppicano quando devono usare al meglio le risorse europee. E le reprimende arrivano da Bruxelles assieme agli avvisi sui finanziamenti persi nelle nebbie. Bene, un documento “freschissimo” dimostra che sbagliano tutti. Sbaglia Oliverio e sbaglia pure l’Unione europea. Perché i dirigenti della Regione sono tutti iperefficienti, al punto da meritarsi una sfilza di premi produzione, messi in sequenza nel decreto 5416 dello scorso 12 maggio, che riguarda la “liquidazione della retribuzione di risultato per l’anno 2014 in favore dei dirigenti regionali”. Dalle casse dell’amministrazione uscirà più di un milione e mezzo di euro (per la precisione 1 milione 572mila e 459 euro). 
L’atto dà mandato alla Ragioneria generale di emettere gli ordinativi di pagamento. E tutto è pronto per i “bonus”, subordinati alle regole del contratto decentrato e alle valutazioni secche sull’efficienza della macchina amministrativa. Che deve, visti i risultati, essere tarata sui massimi livelli. Ed eccoli i risultati, che vi proponiamo in forma completa nell’elenco allegato: le retribuzioni di risultato variano da 4 a circa 16mila euro, e per qualcuno sono addirittura doppie. Al risultato standard, infatti, alcuni burocrati aggiungono anche incarichi ad interim, sfiorando in alcuni casi 20mila euro di extra. Quasi un anno di stipendio, se calcolato su standard da semplici impiegati. Insomma, le responsabilità sono grandi ma lo sono anche le soddisfazioni che arrivano a fine anno. Per il 2014 è andata benissimo, come se la Calabria fosse una regione scandinava. E pazienza se la politica si lamenta e qualche milione di euro si perde (per colpa di chi?, viene da chiedersi a questo punto). Quello che conta sono i numeri. E quelli promuovono (quasi sempre) tutti.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it