Raddoppiano i premi per i dirigenti della Regione – L'ELENCO

CATANZARO Mentre i dipendenti aspettano, i dirigenti raddoppiano. Il decreto del 12 maggio scorso che assegnava i “premi di produttività” agli alti burocrati della Regione per il lavoro svolto nel 2014 non è l’unico che dà il via libera a bonus per migliaia di euro. Ce n’è un altro, arrivato nel mese di marzo, che riguarda le attività portate a termine nel 2013. Altri premi, dunque, per la macchina amministrativa della Cittadella regionale accusata, solo qualche giorno fa, dalla Cisal di privilegiare «un modo di gestire la cosa pubblica e il personale regionale sempre più di casta e differenziato». Il nodo della questione è presto spiegato: il bonus concesso ai dirigenti riguarda il lavoro disposto da loro ma eseguito dai dipendenti regionali. Che, però, non hanno ricevuto alcun premio. La Cisal – che annuncia «una protesta forte» nel caso in cui l’amministrazione non provveda a liquidare quanto dovuto anche ai dipendenti – dovrà aggiornare la sua denuncia. Al milione e 572mila euro per le retribuzioni di risultato 2014 sarà bene aggiungere anche i soldi stanziati per i compiti portati a termine nell’anno precedente.
Questi fondi emergono da tre decreti che il Corriere della Calabria è in grado di riproporre.
Il primo porta la data del 23 marzo 2016 e liquida ai dirigenti un milione e 262mila euro. La procedura prevede che «la liquidazione venga corrisposta a seguito di valutazione delle prestazioni da parte del dirigente generale preposto al dipartimento al quale è stato assegnato il dirigente valutato». Poi le carte finiscono al settore economico della Cittadella, che si occupa di verificare «la corrispondenza con la modulistica indicata dal dipartimento Controlli». Al termine della procedura, nasce l’elenco: quattro pagine fitte di nomi e cifre che sfiorano i 10mila euro. Questo primo decreto (così come quello che riguardava i premi del 2014) non sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione «in quanto contiene dati sensibili».
Gli altri due, che completano il quadro dei benefit, lo saranno. Si riferiscono a un numero più basso di dirigenti e, di conseguenza, a somme minori (circa 14mila il documento firmato il 18 aprile, circa 9mila quello del 12 maggio).
Il problema è che, nonostante i due decreti che destinano quasi tre milioni ai quadri dirigenziali, tutti gli altri aspettano. E, spiegava la Cisal, non riceveranno somme enormi. «Per gli stessi impiegati regionali che, di fatto, hanno consentito ai propri dirigenti di conseguire i risultati premiali, invece, sono state previste somme nell’ordine delle 300-400 euro lorde che, teniamo ribadire, non sono ancora state liquidate». Il clima, nei corridoi della Cittadella di Germaneto, non è esattamente rilassato.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it