Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 7:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Edilizia, la Regione vara nuove regole per costruire

CATANZARO «Tassello dopo tassello questo assessorato circa di lavorare per produrre innovazioni che siano percepite come reali e utili». Con queste parole l’assessore regionale alle Infrastrutture Ro…

Pubblicato il: 23/05/2016 – 18:15
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Edilizia, la Regione vara nuove regole per costruire

CATANZARO «Tassello dopo tassello questo assessorato circa di lavorare per produrre innovazioni che siano percepite come reali e utili». Con queste parole l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno ha commentato la presentazione del nuovo sistema informatico per l’autorizzazione sismica dei progetti edili. La piattaforma, chiamata “Sismi.Ca”, sostituirà l’attuale Sierc dal prossimo 1 luglio e costituisce l’impianto telematico per la presentazione di richiesta di autorizzazione regionale ai fini antisismici: «L’uso di una piattaforma interamente telematica – ha spiegato Musmanno – abolisce di fatto la necessità di produrre anche le versioni cartacee delle proposte progettuali. Siamo tra le prime regioni che puntano alla dematerializzazione in questo settore, una dematerializzazione che si traduce anche in una maggiore efficienza nella procedura di controllo dei passi successivi. È un’innovazione e come tale necessita di un periodo di avvio, ecco perché abbiamo cercato di informare al meglio i diretti interessati e raccogliere da loro i suggerimenti relativi all’utilizzo e agli eventuali correttivi da apportare. Cerchiamo così di ridurre i disagi in quello che, nel passaggio a questa nuova piattaforma, si configura come un vero e proprio “change management”».
Il sistema consentirà quindi l’eliminazione completa dei progetti cartacei che attualmente, ai sensi della normativa vigente, vengono presentati in triplice copia presso gli uffici regionali dell’ex Genio Civile. Per i professionisti (oltre 400 quelli che hanno preso parte al seminario di presentazione tenutosi nel pomeriggio di lunedì presso la Cittadella regionale) cambia – e si snellisce – la procedura dal momento che si potrà evitare di recarsi presso gli uffici regionali perché l’istanza di autorizzazione verrà automaticamente protocollata dal sistema che rilascerà la relativa ricevuta digitale. Il sistema vede la luce dopo un lungo percorso, condiviso con gli ordini professionali, che avevano contestato fortemente il precedente sistema – il Sierc – in quanto esso non consente un reale snellimento dell’iter amministrativo poiché prevede ancora la presenza delle copie cartacee che si aggiungono ai file digitali che devono essere trasmessi attraverso il sistema. Sospeso il giudizio di merito da parte dell’Ance Calabria, l’associazione dei costruttori edili, che attraverso il presidente regionale ha spiegato:«Auspico che il nuovo sistema vada verso la riduzione dei tempi per l’ottenimento delle autorizzazione, sia per le opere pubbliche che per quelle private. Siamo in una fase di sperimentazione della procedura, per tanto non sappiamo se ci saranno dei “colli di bottiglia” che rallenteranno l’iter, ci auguriamo però che se ci saranno delle criticità queste possano essere risolte in breve tempo grazie alla collaborazione tra i professionisti del settore».
Ci sono invece dei «punti da approfondire» per il magistrato del Tar calabrese Nicola Durante, che nel corso del suo intervento sugli aspetti normativi della nuova piattaforma, ha posto l’accento su due aspetti: «Siamo difronte ad una fattispecie, quella della normativa antisismica, che non ha solo implicazioni amministrative perché la violazione delle normative antisismiche è penalmente sanzionata. Perciò mi permetto di fare due osservazioni. La prima riguarda ala corretta acquisizione da parte della pubblica amministrazione degli originali degli atti: se l’atto nasce in digitale, allora la sua trasmissione in via telematica costituisce trasmissione dell’originale, ma se quello trasmesso è solo una copia scannerizzata, quello che acquisirà l’amministrazione sarà solo una copia. In questi casi, la verifica sull’originale presso chi andrà fatta? La seconda cosa su cui mi soffermerei è relativa agli obblighi di verifica: la normativa parla di verifica sostanziale del progetto, quindi una verifica approfondita. Ma se pensiamo al tempo dato all’amministrazione per la risposta, positiva o negativa, cioè 60 giorni prorogabili di altri 30, e pensiamo al numero di richieste che arriveranno agli uffici, che tipo di verifica sostanziale si potrà effettuare? Facciamo attenzione, dunque, perché più vengono caricati di obblighi gli uffici, più avremo un ritardo nell’espletamento dell’istruttoria e un potenziale obbligo risarcitorio in capo alla Regione perché questa si impegna a fornire in 60 giorni la risposta. Inoltre, nel caso di eventuali condotte di mancato controllo penetrante che poi dovessero dar luogo ad autorizzazioni che non dovevano essere date, potrebbero coinvolgere il funzionario regionale in una responsabilità per cooperazione colposa nel reato altrui».

ale. tar.

Argomenti
Categorie collegate

x

x