L'avvocatura regionale: «Costituiti in giudizio ma solo formalmente»

CATANZARO L’Avvocatura regionale, secondo quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale, ha comunicato che, «nel rispetto delle decisioni assunte dalla giunta, presenterà nei prossimi giorni il ricorso della Regione davanti al Tar contro il decreto n. 30 di riordino della rete ospedaliera, emesso dal commissario per il Piano di rientro nella sanità Massimo Scura».
«I ricorsi che vengono proposti contro i provvedimenti del commissario – prosegue la nota – sono normalmente notificati anche alla Regione. In tali casi, l’Avvocatura regionale, salvo che il dipartimento regionale “Tutela della salute” non chieda una difesa del provvedimento impugnato, si costituisce con una memoria meramente formale, solo per ricevere le comunicazioni della cancelleria riguardo alla fissazione delle udienze».
«Infatti – si legge infine nella nota -, la difesa dei provvedimenti del commissario “ad acta” spetta per legge all’Avvocatura dello Stato che lo rappresenta e difende in giudizio, essendo il commissario un organo statale e non regionale».

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È singolare il comunicato stampa della Regione Calabria relativamente ai contenuti. Sembra la giustificazione di chi trovato con le dita nella marmellata si difende che era lì per cacciare le mosche. Due le eccezioni. La prima riguarda i termini per notificare il ricorso, che si dà per prossimo, che sono ampiamente scaduti. La seconda riguarda il contenuto dei controricorsi depositato dall’avvocatura al Tar il 27 maggio scorso. Concludono infatti per il rigetto dei ricorsi presentati dai Comuni. (an. ri.)