COSENZA Recuperate ben diciassette pergamene preziose, che erano state trafugate dall’Archivio di Stato di Cosenza tra il 2003 al 2009. L’operazione, condotta dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, e’ stata coordinata dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, e dal sostituto Angela Continisio. Le pergamene, che sono state individuate a Cassano allo Jonio risalgono a un periodo che va dall’inizio del XVI secolo alla prima metà del XVIII secolo.
Si tratta di “antifonari”, manoscritti utilizzati nelle liturgie ecclesiastiche, in lingua latina e greca. Le pergamene risultavano ufficialmente smarrite nel corso di un trasloco. Sulle pergamene sono riportati in lingua greca e latina testi musicali di accompagnamento alla Santa messa.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati, questa mattina, in conferenza stampa a Palazzo Arnone dal procuratore Facciolla: «Siamo partiti da una segnalazione per un’altra vicenda, che riguardava un annuncio su un sito commerciale relativa a un’opera trafugata, ma poi i carabinieri, perquisendo la casa di un cinquantenne, che è stato denunciato, sono stati bravissimi a vedere che c’era anche altro. Crediamo – ha aggiunto Facciolla – che ci sia una rete di livello nazionale o sovranazionale di soggetti coinvolti dietro questi trafugamenti. E’ un risultato importante che permette di tutelare il patrimonio della nostra terra. Come Procura continueremo a supportare queste attività».
Il capitano Carmine Gesualdo, del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri, ha detto che le pergamene recuperate «hanno un notevole valore economico e ne risultato scomparse in tutto una novantina. L’operazione nasce da un annuncio che proponeva la vendita di un quadro, risultato falso, postato su internet da un cinquantacinquenne di Cassano appassionato d’arte. Durante la perquisizione abbiamo trovato i documenti che fanno parte di 95 pezzi trafugati tra il 2003 e il 2009. Speriamo di trovarli tutti».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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