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Europa, l'allarme di Nicolò: «Finanziamenti a rischio»

REGGIO CALABRIA «La programmazione comunitaria per il 2014/2020 che doveva rappresentare, stando agli annunci del governo regionale, la carta vincente per lo sviluppo della Calabria, resta imp…

Pubblicato il: 25/06/2016 – 8:13
Europa, l'allarme di Nicolò: «Finanziamenti a rischio»

REGGIO CALABRIA «La programmazione comunitaria per il 2014/2020 che doveva rappresentare, stando agli annunci del governo regionale, la carta vincente per lo sviluppo della Calabria, resta impantanata nell’immobilismo di una politica affaccendata a superare beghe interne e questioni che ai calabresi interessano ben poco». Lo sostiene, in una nota, il capogruppo di Fi in consiglio regionale Alessandro Nicolò.
«Sono già trascorsi invano due anni e, di questo passo – continua –, il rischio è veder tristemente svanire – contrariamente a quanto sta avvenendo in altre realtà – i finanziamenti per rilanciare agricoltura, turismo, eccellenze agroindustriali e manifatturiere. Comparti che dovrebbero guidare la ripresa di una regione la quale invece subisce le ripercussioni delle debolezze della sua classe politica. Il sottosegretario Antonio Gentile, rappresentante del governo nazionale, critica duramente la politica parolaia e inconcludente di Oliverio. Ad oggi, risulta sia stato attivato solo un bando che finanzia le consulenze mentre sulle attività produttive si registrano solo pesanti e inaccettabili disattenzioni e ritardi. Nel complesso, la Regione non solo ha gravemente mancato gli obiettivi delle politiche pubbliche ma, laddove ha agito, ha prodotto guasti con un’azione a sostegno della imprese disarticolata e, talvolta distorsiva. Oltre il danno, dunque, anche la beffa. Gli interventi a pioggia – non canalizzati verso i settori realmente produttivi – rischiano di travolgere ogni ambizione di sviluppo, specie in un questo particolare momento politico dove servirebbe un supplemento di attenzione per non disperdere le opportunità – forse le ultime rimaste – derivanti dalle ingenti risorse finanziarie strutturali».
«La politica deve dettare le linee per lo sviluppo della regione – conclude Nicolò –, invece siamo governati da una giunta esterna e suppur composta da alcuni tecnici di valore è staccata dalle esigenze territoriali, ma la cosa che più ci rammarica è che le leggi vengono persino impugnate. Manca una strategia sia di breve che di lungo respiro. Si naviga, dunque, a vista e, come è evidente, i programmi ottimistici della prima ora sono rimasti irrimediabilmente confinati nel limbo delle intenzioni».

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