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"Garanzia giovani", Ue: la Regione ha fatto passi in avanti

VILLA SAN GIOVANNI «Se ci sono dei problemi o delle criticità, il compito più importante è sempre quello di verificare se c’è l’impegno e lo sforzo di risolvere e superare queste criticità. Persona…

Pubblicato il: 20/07/2016 – 14:59
"Garanzia giovani", Ue: la Regione ha fatto passi in avanti

VILLA SAN GIOVANNI «Se ci sono dei problemi o delle criticità, il compito più importante è sempre quello di verificare se c’è l’impegno e lo sforzo di risolvere e superare queste criticità. Personalmente questo sforzo l’ho visto. La Regione Calabria ha fatto dei passi concreti. Io credo a questi cambiamenti e vigilerò sui risultati». Lo ha detto Martina Dlabajova, vicepresidente della Commissione “Controlli e bilancio” del Parlamento europeo, che ha concluso a Villa San Giovanni la visita in Sicilia e Calabria per una valutazione generale dello strumento “Garanzia giovani”. Insieme a Martina Dlabajova erano presenti i parlamentari europei Marco Valli e Laura Agea, del Movimento 5 Stelle, e Andrea Cozzolino, del Pd.
«Siamo venuti – ha detto Dlabajova – per verificare l’utilizzo del Fondo sociale europeo, ed in particolare della misura riguardante “Garanzia giovani” in Italia, dove i livelli di disoccupazione sono sempre preoccupanti. Una situazione che è ancora più grave in Calabria e Sicilia. L’obiettivo principale dell’incontro era quello di mettere assieme tutti gli attori che lavorano su questo strumento. Solo mettendo insieme tutti i protagonisti a livello locale possono essere definite le strategie anche per il futuro. Ammiro molto l’entusiasmo, l’impegno e lo sforzo che è stato dimostrato dalla Regione Calabria. Ci fa piacere che gli studi dicono che il 30% dei giovani ha migliori possibilità di accesso al mercato del lavoro quando utilizza “Garanzia giovani”. Per questo incoraggeremo la Calabria e le istituzioni locali ad utilizzare questo strumento. Credo che abbiamo tutti l’obbligo, a livello europeo, di riconquistare la fiducia dei giovani. La nostra commissione ha chiesto alla Regione Calabria altri dati ed altri dettagli specifici per poter fare una relazione su questa missione che pubblicheremo verso la fine di settembre». «Non abbiamo fatto una visita di cortesia. Abbiamo fatto una visita di lavoro – ha sottolineato Andrea Cozzolino – in cui ci siamo detti le cose come stanno. Abbiamo visto le criticità che fanno parte di un periodo molto precedente e abbiamo verificato le novità della nuova fase politica che sta attraversando la Calabria. Noi incoraggiamo questo sforzo. La Calabria può utilizzare le risorse comunitarie con trasparenza e puntando al raggiungimento degli obiettivi. “Garanzia giovani” è solo una piccola parte di un programma di 2 miliardi di intervento per questa regione. Ma è importante perché tocca il rapporto con le nuove generazioni».
Secondo gli eurodeputati M5S Marco Valli, Laura Agea e Laura Ferrara, «in una regione con il 57,9% di disoccupazione giovanile, “Garanzia giovani” purtroppo porta con se’ diverse problematiche irrisolte, tra le quali: ritardi nei pagamenti, scarsi controlli e mancanza di trasparenza. Obiettivo della visita ufficiale del Parlamento europeo, voluta dagli eurodeputati del MoVimento 5 Stelle, nasce proprio dalla volontà di evitare il perpetrarsi delle criticità rilevate e di rendere il più trasparente possibile il programma. Dagli esiti delle visite che abbiamo effettuato, Garanzia Giovani in Calabria non supera l’esame. Come conferma anche la relazione della Corte dei Conti europea, il piano non ha portato finora risultati soddisfacenti in termini di creazione di nuovi posti di lavoro. Per questo, è necessario cambiare rotta, orientando il programma al conseguimento di risultati concreti al fine di aumentare concretamente l’occupazione giovanile in sinergia con lo sblocco degli investimenti pubblici. Le criticità sono anche di natura amministrativa e burocratica: i giovani lavorano e spesso non solo non ricevono la retribuzione per il lavoro svolto, ma devono anche anticipare di tasca propria le spese per il trasporto e il vitto. Abbiamo chiesto i motivi di questi ritardi ma nessuno, dalle autorità nazionali a quelle regionali, ci ha fornito motivazioni valide scaricando la colpa sull’Inps. Una vergogna soprattutto in un Paese nel quale chi governa non si fa mancare stipendi e rimborsi d’oro. La Regione Calabria ha gravi problemi nei controlli, notificati anche dalla Commissione europea: per questo motivo, nel 2015, è stata sospesa una parte del Fondo Sociale, pari a 71 milioni di euro. L’Amministrazione è in ritardo rispetto al resto d’Italia e lontana anni luce rispetto all’Europa. È necessario rimboccarsi le maniche per cercare di recuperare una situazione drammatica: la Calabria non può permettersi di perdere risorse e spendere male quelle che ha a disposizione».

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