ROSSANO Per il rilievo culturale del Cosentino impone che la città dei Bruzi diventi capoluogo della Regione. È quanto sostenuto, in sintesi, dall’assessore comunale di Cosenza Vittorio Sgarbi in occasione della sua visita al Codex di Rossano. Un passaggio di consegne che, secondo il noto critico d’arte, dovrebbe avvenire «non attraverso una determina del Governo ma attraverso un referendum». Accompagnato dall’ex assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, Sgarbi ha sottolineato «come il Capoluogo di una regione debba essere deciso dai cittadini» e chiedendo, infine, «al Comune di Soveria Mannelli, avanguardia di ogni processo culturale, di indire un referendum per ritornare in provincia di Cosenza così come era nel 1800, prima dell’Unità d’Italia».
Il critico d’arte – che nella mattinata di mercoledì 10 ha effettuato dei controlli sanitari per valutare il suo stato di salute – sta bene. E subito dopo le visite mediche e si è, quindi, recato dal sindaco di Rossano Stefano Mascaro che, insieme a una delegazione di assessori comunali e al presidente del consiglio comunale Rosellina Madeo, lo ha accompagnato a visitare il Palazzo di Città, la Sala del consiglio comunale, il caffè storico Tagliaferri e l’opera scultoria “Il figlio prodigo” dell’artista Marcello Tommasi, su corso Garibaldi, il Chiostro di Palazzo San Bernardino, l’Oratorio di San Marco e la Biblioteca Minnicelli.
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