Reggio, in arrivo 366 migranti
REGGIO CALABRIA Arriveranno domani mattina a bordo della i 366 migranti soccorsi negli ultimi giorni nel Canale di Sicilia e attesi a Reggio Calabria. I migranti provengono da vari Paesi Africani tra…

REGGIO CALABRIA Arriveranno domani mattina a bordo della i 366 migranti soccorsi negli ultimi giorni nel Canale di Sicilia e attesi a Reggio Calabria. I migranti provengono da vari Paesi Africani tra cui Mali, Gambia, Sierra Leone, Bangladesh, Senegal, Sudan, Ghana, Togo, Burchina Faso ed Etiopia. Il gruppo e’ composto da 239 uomini, 59 donne e 64 minori, di cui otto accompagnati. Le operazioni di primo soccorso e assistenza saranno coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. Nel momento dello sbarco i migranti verranno sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle associazioni di volontariato. I migranti, in base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, saranno trasferiti in strutture ubicate nel Lazio, in Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto e nella Provincia autonoma di Trento. La nave Phoenix, con la quale sbarcheranno domattina nel porto di Reggio Calabria 366 migranti, appartiene all’organizzazione umanitaria Moas (Migrant Offshore Aid Station). «Grazie all’ausilio dei droni da avvistamento di cui è dotata la Phoenix – è detto in un comunicato diramato da Moas – alle 5 di mercoledì mattina 3 gommoni sono stati individuati al largo delle coste della Libia». Le operazioni di soccorso sono state condotte in collaborazione con altre Ong presenti nel Mediterraneo (Sea Watch, Sea Eye, Astra), e con navi delle Marina italiana e irlandese. Una delle donne soccorse – informano – è incinta ed estremamente provata dal viaggio. Ad oggi, sono oltre ventimila le persone salvate dagli equipaggi di Moas dall’inizio della sua missione nel 2014. Fondata come un’iniziativa privata, in due anni Migrant Offshore Aid Station è diventata un’organizzazione internazionale specializzata nella ricerca e nel soccorso in mare e finanziata da privati cittadini in tutto il mondo. «Attualmente – conclude la nota – Moas opera nel Mediterraneo centrale a bordo di due navi, Phoenix e Responder, sulle quali prestano assistenza medica rispettivamente Croce Rossa Italiana ed Emergency».