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D’Attorre a Oliverio: «Non vogliamo le poltrone»

LAMEZIA TERME «A Oliverio vogliamo dire di stare tranquillo perché non vogliamo le sue poltrone, ma soltanto discutere su quali siano le vere esigenze dei calabresi». Alfredo D’Attorre, ex Pd ora p…

Pubblicato il: 25/07/2016 – 15:51
D’Attorre a Oliverio: «Non vogliamo le poltrone»

LAMEZIA TERME «A Oliverio vogliamo dire di stare tranquillo perché non vogliamo le sue poltrone, ma soltanto discutere su quali siano le vere esigenze dei calabresi». Alfredo D’Attorre, ex Pd ora parlamentare di Sinistra italiana, si rivolge così al governatore calabrese e a tutto il Pd regionale. E non usa mezzi termini. «Fanno finta di essere contro i commissari, ma sappiamo bene che tutto il Pd calabrese è renziano fino al midollo – continua D’Attorre -. C’è un’involuzione del partito che deve essere contrastata».
L’occasione per lo sfogo del parlamentare di Sinistra italiana è stata la conferenza stampa che a Lamezia Terme, alla presenza dei dirigenti di SI Calabria, ha presentato la festa calabrese del coordinamento, che si terrà a Siderno dal 3 al 9 agosto. Ma D’Attorre, ammettendo la pesante sconfitta alle ultime amministrative, ha voluto segnalare le due tappe fondamentali per l’emergente forza politica: il referendum di ottobre, in cui Sinistra italiana si schiererà con il No perché «dalla parte della costituzione» e poi dicembre, con il congresso fondativo in cui verranno tracciate le linee guida per un nuovo partito di sinistra.
Oltre alla questione del referendum, che secondo D’Attorre è «l’occasione per la vera sinistra italiana di riaprire la partita politica», alla base del nuovo gruppo politico, fondamentali saranno anche i temi sociali e la questione morale. Sinistra italiana, infatti, vuole ritornare ad essere il partito delle grandi questioni sociali: sanità, lavoro e istruzione. «Sono questi i temi che toccano i cittadini – spiega il parlamentare -. Noi al fiscal combact di Renzi vogliamo contrapporre un social combact». Una serie di proposte, in cui si andranno ad investire tutte quelle risorse che l’attuale governo non è stato in grado di investire. Lo definisce un “piano straordinario di investimento” nell’occupazione, in particolare nel Mezzogiorno, nella sanità per eliminare i super ticket e le liste d’attesa e ancora gli interventi sulle pensioni minime e garantire un’istruzione a chi è in difficoltà economiche.
Infine la questione morale. «Chi entrerà nel nostro partito sarà selezionato secondo principi di rigore e di trasparenza», ha concluso D’Attorre.

Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it

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