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Programma Stages, 7 euro all’ora per i super laureati

CATANZARO Se per gli ex di “Programma Stages” lo scorso 13 luglio è finita una lunga attesa e sono state pubblicate le graduatorie definitive del bando che permetteranno a 116 persone di lavorare per…

Pubblicato il: 27/07/2016 – 6:04
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Programma Stages, 7 euro all’ora per i super laureati

CATANZARO Se per gli ex di “Programma Stages” lo scorso 13 luglio è finita una lunga attesa e sono state pubblicate le graduatorie definitive del bando che permetteranno a 116 persone di lavorare per i prossimi 18 mesi, per tutti coloro che hanno partecipato all’avviso pubblico per “81 professionalità di supporto misura 7.1” ancora non si vede la luce infondo al tunnel. Il bando è stato pubblicato lo scorso 3 marzo e aspetta ancora una graduatoria provvisoria. C’è da dire che sia Programma Stages (che era destinato a 145 persone) che il bando per 81 professionalità, sono sostanzialmente concorsi che rispondono a esigenze di ricollocazione per coloro che già hanno avuto esperienze professionali all’interno degli enti pubblici. Bandi che il dipartimento Lavoro sta gestendo senza troppe ingerenze da parte dei sindacati. Nessuna Pec, come spesso accade, per convocare le sigle sindacali e giungere a un accordo comune per la stesura di questi avvisi pubblici. Al massimo c’è stato qualche incontro privato e informale, giusto per evitare proteste.
Così, con la pubblicazione delle graduatorie definitive, i 116 di Programma stage sono stati divisi in due gruppi: 90 sono i candidati ammessi al Progetto Misura 7.1 – Garanzia Giovani. E 26 sono i candidati ammessi al “Progetto di monitoraggio, accompagnamento e assistenza tecnica alle politiche attive del Dipartimento 7 (ossia il dipartimento Lavoro).

CHI RESTA AL PALO Il bando per le 81 professionalità prevede la selezione di un coordinatore di progetto, 15 referenti territoriali, 50 tutor tecnici operativi e 15 unità di segreteria operativa. Per questo bando il capitale a disposizione di Azienda Calabria Lavoro è lo stesso che copre Programma Stages: 6,2 milioni di euro di fondi Pon Iog (iniziativa occupazione giovani). Ma se per gli stagisti da 110 e lode finalmente, dopo proteste e riunioni, la marcia è stata ingranata, per gli aspiranti agli 81 posti di lavoro tutto tace. Eppure fanno tutti parte dello stesso minestrone, come attesta il decreto 7 del 2 marzo scorso firmato dal commissario di Azienda Calabria Lavoro, Fortunato Varone nel quale, dopo aver richiamato la pubblicazione della manifestazione di interesse “per l’utilizzo dei giovani appartenenti al bacino del Programma Stages”, “si rileva l’esigenza di avviare una procedura finalizzata alla selezione di n. 81 figure professionali da utilizzare a supporto delle attività” della misura 7.1 del Pon Iog.

L’INTOPPO L’intoppo, stando a indiscrezioni, si chiama ex dipendenti Field (e poi ex Calabria Etica) che chiedono di essere ricollocati. Ma davanti a loro pare sia stato eretto un muro. Sono persone ormai vicine, o sopra, i cinquanta anni, in molti casi con famiglie monoreddito. Molti di loro si sono occupati, all’interno del dipartimento Lavoro, dei progetti di “assistenza tecnica ai beneficiari”, ossia hanno supportato coloro che partecipavano ai bandi disposti dal dipartimento.
Questo sanno fare, questa è l’esperienza di anni e anni, che possono inserire nel loro curriculum.

Il DECRETO CHE MESCOLA LE CARTE Lo scorso 13 luglio, con un decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento Lavoro, Antonio De Marco, è stato stabilito di “costituire una task force di esperti da mettere a disposizione degli uffici regionali in affiancamento al personale regionale per la realizzazione di attività di supporto tecnico procedurale al fine di accelerare la gestione e la chiusura degli interventi a valere sul Pac in materia di Politica attiva del lavoro”. L’attività avrà durata 18 mesi, dal 15 luglio 2016, al 15 gennaio 2018 e sono previste 26 professionalità da coinvolgere nella task force.
In sostanza, 26 dei 116 stagisti del Programma Stages andranno a occuparsi di “accompagnamento e assistenza tecnica alle politiche attive del dipartimento 7”, andranno, tra le altre cose, a chiudere e rendicontare quei progetti già avviati dagli ex Field e che dovevano rientrare nelle competenze delle 81 figure professionali richiamate nel bando.
Infatti, per esempio, i 15 referenti territoriali e i 50 tutor tecnici operativi del bando degli 81, dovrebbero occuparsi di “comunicazione, animazione territoriale, promozione della Misura 7.1; assistenza personalizzata per la stesura del business plan, con affiancamento specifico in relazione alla tipologia di attività; accompagnamento per l’accesso al credito e alla finanziabilità e per la presentazione delle domande di finanziamento al fondo nazionale; servizi a sostegno della costituzione d’impresa – informazione su adempimenti burocratici, amministrativi e previdenziali, supporto alla ricerca di partner tecnologici e produttivi, supporto in materia di proprietà intellettuale; procedure amministrative di gestione giuridica ed economico-finanziaria, in attuazione della misura 7.1”. Per i 26 appena contrattualizzati il decreto del 13 luglio stabilisce che le figure professionali selezionale “saranno impegnate nella realizzazione di comunicazione, animazione territoriale; assistenza personalizzata per la stesura del business plan con affiancamento specifico in relazione alla tipologia di attività; accompagnamento per l’accesso al credito e alla finanziabilità e per la presentazione delle domande di finanziamento al fondo nazionale… e così via con le stesse identiche mansioni.
La “task force di esperti”, dando una sbirciata alla graduatoria, è formata da laureati col massimo dei voti nelle più disparate materie: dalla Chimica alla Musica, dalle Scienze Forensi alla Farmacia. E poi Filosofia, Geologia, Psicologia, Biologia. E mentre gli aspiranti 81, chiamiamoli così, ai i quali sono richiesto anni di esperienza maturata sul campo, aspettano al palo, la “task force di esperti” nata da una delibera dell’ultim’ora (assunta il 24 giugno e registrata il 13 luglio), sta per iniziare un corso di formazione (per diventare, appunto, esperti).

UNA GUERRA TRA POVERI La guerra, purtroppo, è tra poveri, sia per chi ancora sta a guardare, ha 50 anni ed è disoccupato, e chi ha una super laurea e un contratto da 18 mesi appena avviato dopo anni di precariato appeso al concorsone “Programma Stage” del 2008. Il progetto task force, inoltre, è garantito da un finanziamento di 520mila euro a valere sul Pac (piano di azione per la coesione). Il compenso mensile lordo per professionista è di 1.100 lorde euro mensili. Una somma che garantisce poco più di 7 euro lorde all’ora. Ma un laureato o un esperto meriterebbero molto di più.

Alessia Truzzolillo
redazione@corrierecal.it

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