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Oliverio: «Necessario un piano nazionale di messa in sicurezza degli edifici pubblici»

ROMA Un piano nazionale di intervento di messa in sicurezza degli edifici di particolare rilevanza strategica, a partire dalle scuole, dalle strutture sanitarie e dagli edifici pubblici, da defi…

Pubblicato il: 01/09/2016 – 19:27
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Oliverio: «Necessario un piano nazionale di messa in sicurezza degli edifici pubblici»

ROMA Un piano nazionale di intervento di messa in sicurezza degli edifici di particolare rilevanza strategica, a partire dalle scuole, dalle strutture sanitarie e dagli edifici pubblici, da definire e mettere in pratica in fretta. È questa la priorità per il governatore Mario Oliverio, che oggi ha partecipato alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni presieduta da Stefano Bonaccini, convocata a Roma per coordinare gli aiuti in seguito al terremoto che il 24 agosto scorso ha colpito Amatrice e altre città dell’Italia centrale. Di fronte all’assemblea, integrata oggi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Enrico Costa, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti e dal neo Commissario appena nominato dal Governo per la ricostruzione del dopo-terremoto nell’Italia Centrale, Vasco Errani, il presidente Oliverio non solo ha riconfermato la disponibilità della Calabria, ma ha anche proposto la convocazione di una riunione per  stabilire concretamente interventi e priorità del piano nazionale di messa in sicurezza. «Deve essere –ha detto, tra l’altro, il Presidente della Giunta regionale calabrese- il “progetto del secolo”, il più grande progetto di investimento pubblico  mai messo in campo dallo Stato e deve riguardare la messa in sicurezza dell’intero  territorio nazionale e, in particolare, le aree più soggette ai terremoti». Per Oliverio, «Tale progetto dovrà avere un carattere pluriennale e dovrà essere inserito in una strategia europea rispetto alla quale occorrerà prevedere deroghe dai vincoli finora imposti dal Patto di Stabilità e dai programmi della stessa Comunità Europea».

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