«Melito andrebbe bruciata», dichiarazione choc di un politico bolognese
BOLOGNA Polemiche tra Bologna e Calabria dopo le frasi, postate nei giorni scorsi su Facebook dal presidente del quartiere Porto Saragozza del capoluogo emiliano, Lorenzo Cipriani. Il politico…

BOLOGNA Polemiche tra Bologna e Calabria dopo le frasi, postate nei giorni scorsi su Facebook dal presidente del quartiere Porto Saragozza del capoluogo emiliano, Lorenzo Cipriani. Il politico, esponente della sinistra alleata col Pd, commentando sul suo profilo personale quanto accaduto a Melito nel Reggino – in particolare la poca gente alla fiaccolata a sostegno della tredicenne violentata – aveva scritto: «Questo paese andrebbe bruciato e sulla cenere bisognerebbe poi spargere il sale». Parole subito criticate dagli stessi amici di Cipriani tanto che prima il post viene modificato e poi cancellato. Un passo indietro che non ha fermato le polemiche: subito, il Pd Ernesto Carbone, ha chiesto le sue dimissioni. Poi il primo cittadino, sempre Pd, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che – in un colloquio con Repubblica Bologna – ha parlato di un «leone da tastiera» e ha invitato il suo partito a riflettere sull’episodio. Nel frattempo, Cipriani, dopo il passo indietro sul social, ha chiesto scusa dicendosi «sinceramente dispiaciuto» e a sua discolpa ha parlato di un «sentimento di rabbia» generato dalla lettura dell’articolo poi rilanciato su Fb con la frase delle polemiche.