Il tour di Giacomelli per il sì al referendum
RENDE «Il quadro della contesa si è complicato esclusivamente per ragioni che esulano dal merito di una riforma che ha visto al suo avvio il sostegno di una larghissima maggioranza parlamentare ed ha…

RENDE «Il quadro della contesa si è complicato esclusivamente per ragioni che esulano dal merito di una riforma che ha visto al suo avvio il sostegno di una larghissima maggioranza parlamentare ed ha assistito lo sfilarsi successivo per mere questioni di calcolo politico». Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenendo a due incontri organizzati a Rende, all’Università della Calabria, ed a San Lucido organizzati dal coordinatore regionale della Calabria di Zonadem, Domenico Bevacqua. «Ricordo molto bene – ha aggiunto Giacomelli – le parole contrite e i solenni giuramenti dopo la dura reprimenda pronunciata da Napolitano in occasione dell’inizio del suo secondo implorato mandato: noi siamo rimasti fermi a quell’impegno di cambiamento». Secondo il sottosegretario, «il cuore di questa riforma è il superamento di un bicameralismo paritario nato in un’epoca in cui appariva più importante il diritto di tribuna rispetto alla diversità di quella che Roberto Ruffilli amava definire “democrazia decidente”. Votare Sì è oggi un gesto di fiducia nella possibilità di migliorare le istituzioni, rendendole confacenti al tempo reale che quotidianamente viviamo e capaci di sovvertire quella sfiducia e quel ripiegamento su se’ stessi che paiono attanagliare i cittadini. L’alternativa è rassegnarsi all’ineluttabilità della stasi e dell’inesorabile involuzione»