Elisoccorso, la Regione risparmia 15 milioni
CATANZARO La Regione risparmia quasi 15 milioni di euro nel contenzioso con la società Elitaliana spa, che gestiva i servizi di elisoccorso negli ospedali calabresi. Lo ha deciso la Corte d’appello d…

CATANZARO La Regione risparmia quasi 15 milioni di euro nel contenzioso con la società Elitaliana spa, che gestiva i servizi di elisoccorso negli ospedali calabresi. Lo ha deciso la Corte d’appello di Roma, sezione civile, che ha capovolto un lodo arbitrale depositato nel luglio 2011. Elitaliana, all’epoca, aveva promosso il giudizio arbitrale per ottenere il pagamento «di somme pretese a titolo di differenza tariffaria in relazione a servizi secondari (quelli primari erano stati regolarmente pagati), cioè servizi aggiuntivi dal costo maggiorato che la Regione Calabria non aveva inteso pagare». In sostanza, i servizi previsti dal contratto erano stati regolarmente retribuiti, quelli in più no. Ed Elitaliana chiedeva, per quelle prestazioni, un pagamento maggiorato. Che aveva ottenuto con il lodo: 14,8 milioni di euro in libera uscita dalle casse pubbliche. Com’è andata a finire? Quei milioni non andranno da nessuna parte perché l’Avvocatura regionale l’ha spuntata nella causa che si è svolta a Roma. Per il giudice quei servizi estranei al servizio «non possono definirsi accessori – ma costituiscono prestazioni autonome e differenti rispetto alle altre – se non altro per il loro costo (la domanda era di oltre venti milioni di euro)». Il ragionamento è semplice: per bypassare le normativa basterebbe ipotizzare un appalto di servizi per qualche centinaia di migliaia di euro con prestazioni accessorie dal costo di gran lunga superiore. Sarebbe un modo perfetto, ma illegittimo, per aggirare le norme sugli appalti.
La stessa Elitaliana, d’altra parte, «sosteneva che i servizi secondari in questione erano “veri e propri servizi aggiuntivi con attivazione di altro elicottero e con applicazione del relativo specifico regime tariffario”». Come dire: non si trattava di servizi accessori ma, come sostiene la Regione, di servizi estranei al contratto di appalto iniziale, poi prorogato. Anche per questo motivo, il lodo che condannava la Regione al pagamento va considerato nullo.
C’è di più. Per gli avvocati che hanno difeso l’ente, quell’accordo così oneroso va cancellato anche perché la legge regionale che ha prorogato il contratto (consentendo a Elitaliana di accampare diritti sui servizi accessori) è stata dichiarata incostituzionale.
Dal Tribunale arriva una bocciatura su tutta le linea proprio riguardo alla quella proroga. Sia per i giudizi trancianti della Corte costituzionale (e della Cassazione), sia perché la procedura d’urgenza seguita non ha nulla a che fare con le necessità del servizio di elisoccorso. «Non si può ritenere – spiega il giudice – che vi fosse una particolare urgenza tale da giustificare una trattativa privata, trattandosi di proroghe di un appalto nella costanza del quale si sarebbero potute esperire le necessarie procedure di evidenza pubblica». Non è che la scadenza dell’appalto fosse arrivata all’improvviso: c’era tutto il tempo per predisporre gli atti di gara e la Regione non lo ha fatto.
p. p. p.