“Catanzaro Capoluogo”, una legge (bipartisan) per i Tre Colli – VIDEO
CATANZARO Un documento di cinque pagine per sancire l’identità di “Catanzaro Capoluogo”. È il disegno di legge che nella mattinata di lunedì hanno presentato in conferenza stampa Sergio Abramo, sinda…

CATANZARO Un documento di cinque pagine per sancire l’identità di “Catanzaro Capoluogo”. È il disegno di legge che nella mattinata di lunedì hanno presentato in conferenza stampa Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, e Ivan Cardamone, presidente del consiglio comunale dei Tre Colli. Un complesso di sette articoli («il documento è ancora una bozza», ha specificato Abramo) con cui riaffermare il ruolo di Catanzaro in Calabria quale sede naturale di tutti gli uffici e aziende di Stato di livello regionale e di tutte le articolazioni regionali dei ministeri e che prevedono l’istituzione nel capoluogo di una sede distaccata della Rai con annesso centro di produzione, redazione giornalistica e staff tecnici.
Inoltre, il disegno di legge prevede «la realizzazione del sistema metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme, in una visione di area vasta che valorizzi anche il rapporto con Soverato e la costa ionica; l’adeguamento e potenziamento della dotazione dei servizi e delle infrastrutture materiali (porto, strade, collegamenti ferroviari, aeroporto) e immateriali (banda larga, servizi alle imprese), sia per creare nuove attività produttive, utilizzare le migliori energie e professionalità giovanili, attrarre nuovi talenti e nuove imprese ad alto valore aggiunto; l’affermazione del ruolo di Catanzaro quale città dell’Università e della Conoscenza, attraverso il potenziamento delle facoltà, dei centri di ricerca e la realizzazione di nuove strutture al servizio della scienza e della cultura; il riconoscimento di Catanzaro quale Città della Buona Sanità e della Ricerca Medico-scientifica, attraverso la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero e la creazione di un sistema sanitario pubblico/privato di eccellenza, imperniato sull’ospedalità pubblica, sul Policlinico universitario, sui centri di ricerca di medicina e farmacia dell’UMG, sulle strutture dell’ospedalità privata; la valorizzazione delle risorse tipiche del territorio, sfruttando le potenzialità del turismo culturale e ambientale; la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico, archeologico ed ambientale nell’ottica dello sviluppo sostenibile»
Il “cuore” della legge attraverso cui attuare i provvedimenti di cui sopra è la creazione di una commissione permanente per Catanzaro Capoluogo, un organo composto dal governatore regionale, dal sindaco di Catanzaro, dal rettore dell’università “Magna Graecia”, dal presidente della Provincia, da un consigliere regionale di minoranza e dal presidente della Camera di commercio.
Il disegno di legge prevede anche un impegno finanziario per la città a carico della Regione: «A partire dall’anno 2017 – si legge nel documento – si provvederà con legge di bilancio a istituire, nello stato di previsione del bilancio regionale, un apposito fondo annuale intestato a “Catanzaro Capoluogo”, secondo le disposizioni di legge. Per il finanziamento di singole opere previste all’interno della programmazione possono concorrere altre amministrazioni pubbliche o soggetti privati attraverso lo strumento della “Finanza di progetto”».
{youtube}29dAiDfH6yw|640|360{/youtube}
«La realizzazione di una legge speciale per Catanzaro Capoluogo è stata più volte sollecitata da più parti, ora è arrivato il momento di andare avanti in maniera concreta – ha detto Abramo –. Già nel 2006, da consigliere regionale, avevo avanzato questa proposta insieme ai colleghi Pino Guerriero, Piero Aiello e Mimmo Tallini. Per concretizzare il nostro intento abbiamo scelto di seguire la via istituzionale, così come prevede l’articolo 39 del titolo V dello Statuto regionale, per ottenere la massima condivisione possibile su un iter legislativo il cui avvio è formalmente affidato al consiglio comunale. Sia io che Cardamone ci auguriamo che questo documento, che riteniamo un punto di partenza, venga integrato e arricchito dall’aula per poi essere trasmesso alla presidenza del consiglio regionale».
A proposito dell’iter che il documento dovrà seguire, il sindaco ha spiegato che questo è regolamentato dall’art. 40 dello statuto regionale secondo il quale « i progetti di legge di iniziativa degli Enti Locali devono essere portati all’esame del consiglio regionale entro tre mesi dalla loro presentazione; scaduto tale termine, il progetto è iscritto all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio e discusso con precedenza su ogni altro argomento».
E proprio in consiglio regionale Abramo cercherà sponde bipartisan: «Sono convinto che questo disegno di legge non potrà che trovare d’accordo tutti i consiglieri regionali. Ho visto che già nei giorni scorsi, ad esempio, Flora Sculco si è interessata a Catanzaro. Ecco, credo che questa possa essere l’occasione con cui dimostrare di volere il bene della città».
Nella sostanza del progetto di legge c’è quindi il rafforzamento di alcune disposizioni normative già in vigore per le quali sarebbe necessaria solamente l’applicazione. La sua discussione e l’eventuale approvazione si terranno proprio mentre a Catanzaro si starà svolgendo la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco, tornata elettorale per la quale Abramo ha già annunciato la sua intenzione di ricandidarsi.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it