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Uccise il cognato a Reggio, condanna dimezzata

REGGIO CALABRIA Dimezzata in appello – dai 20 anni del primo grado ai 10 del secondo – la condanna inflitta a Natale Secondo, sessantaseienne reggino responsabile dell’omicidio del cognato 75enne, Ca…

Pubblicato il: 10/11/2016 – 14:30
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Uccise il cognato a Reggio, condanna dimezzata

REGGIO CALABRIA Dimezzata in appello – dai 20 anni del primo grado ai 10 del secondo – la condanna inflitta a Natale Secondo, sessantaseienne reggino responsabile dell’omicidio del cognato 75enne, Carmelo Pietro Vadalà. Così ha deciso la Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, accogliendo le istanze dei legali dell’uomo, gli avvocati Francesco Floccari e Emanuele Genovese, che per Vadalà hanno invocato la concessione delle attenuanti generiche. Secondo quanto emerso dalle indagini, il sessantaseienne ha ucciso il cognato con diversi colpi di fucile per colpa di un parcheggio, da tempo motivo di liti e dissapori fra i due. Per Secondo, quella strada era sua e solo sua, non poteva tollerare che il cognato avesse messo un paletto per dividerla. Per questo, quella mattina del 3 dicembre del 2014, è uscito di casa pronto all’ennesima lite con Vadalà. Ma sotto la giacca, che portava sul braccio, Secondo nascondeva il suo fucile da caccia.
Come da copione, ripetuto mille e mille volte, i due iniziano a discutere, i toni si alzano, volano parole grosse. Poi Vadalà si accorge del fucile che il cognato stava nascondendo e tenta di strapparglielo di mano, ma partono due colpi che lo raggiungono al torace e alle gambe. Del tutto inutile si rivela la corsa in ospedale. Agli ospedali Riuniti, i medici non possono fare altro che constatare il decesso dell’anziano.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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